Il dialogo che si instaura tra un oggetto esposto in un museo ed il visitatore che lo osserva è guidato dal tipo di rappresentazione che viene messa in campo. A questa, e a colui che la progetta, spetta il compito di porsi da filtro tra i due termini, riuscendo nel fine di far innescare un dialogo tra essi, tro- vando il giusto mezzo espressivo affinché la conoscenza dell’oggetto sia trasmessa in maniera fedele, chiara e coinvolgente. Ma come portare all’interno di un museo un intero monumento architettonico da valorizzare e come raccontare la sua storia al visitatore, instaurando quel tipo di dialogo attivo? Partendo dal caso studio del Convento di San Francesco a Pitigliano, si vedrà prima il tipo di ricerca che è stata condotta per portarne alla luce le varie informazioni e successivamente il tipo di storytelling che viene scelto per comunicare i dati emersi dallo studio e, quindi, il progetto di costruzione di tale narrazione. L’azione di ricerca si inserisce in un contesto particolare, in cui vi è la necessità di raccontare e portare all’interno del museo un oggetto geograficamente distaccato ed allo stato di rovina, raccontando in più lo stesso processo di ricerca che viene affrontato. Il risultato finale a cui si è arrivati è una rappresentazione olografica visibile attraverso un’apposita vetrina, esposta all’interno del Museo Diocesano Palazzo Orsini di Pitigliano. The dialogue established between an object exhibited in a museum and the visitor who observes it, is guided by the type of representation being implemented. The kind of representation and its designer have the task of standing as a filter between the two terms, succeeding in triggering a dialogue be- tween them and in finding the right expressive medium, enabling the knowledge of the object to be transmitted in a faithful, clear and engaging way. But how to bring inside the museum an entire architectural monument that needs to be valued? And how to tell its story to the visitor, establishing that kind of active dialogue? Starting from the case study of the Convent of San Francesco in Pitigliano, you will first see the type of research that has been conducted to bring to light the various pieces of information, and then the type of storytelling that has been chosen to expose, to communicate the data emerged from the study and, therefore, the planned construction of the previously mentioned narrative. The research activity fits into a particular framework, in which there is the need to narrate and to bring inside the museum a geographically detached object (also in a state of ruin), and also telling more about the research process that is being addressed. The final result is a holographic representation visible through a special showcase, which is exposed inside the Diocesan Museum Palazzo Orsini in Pitigliano.

Il convento di San Francesco a Pitigliano: la chiesa che entra nel museo / marta zerbini. - ELETTRONICO. - (2022), pp. 2996-3015. (Intervento presentato al convegno 43° CONVEGNO INTERNAZIONALE DEI DOCENTI DELLE DISCIPLINE DELLA RAPPRESENTAZIONE CONGRESSO DELLA UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNOATTI 2022 43rd INTERNATIONAL CONFERENCE OF REPRESENTATION DISCIPLINES TEACHERSCONGRESS OF UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNOPROCEEDINGS 2022 tenutosi a Genova nel 15-16-17 settembre 2022) [10.3280/oa-832-c187].

Il convento di San Francesco a Pitigliano: la chiesa che entra nel museo

marta zerbini
2022

Abstract

Il dialogo che si instaura tra un oggetto esposto in un museo ed il visitatore che lo osserva è guidato dal tipo di rappresentazione che viene messa in campo. A questa, e a colui che la progetta, spetta il compito di porsi da filtro tra i due termini, riuscendo nel fine di far innescare un dialogo tra essi, tro- vando il giusto mezzo espressivo affinché la conoscenza dell’oggetto sia trasmessa in maniera fedele, chiara e coinvolgente. Ma come portare all’interno di un museo un intero monumento architettonico da valorizzare e come raccontare la sua storia al visitatore, instaurando quel tipo di dialogo attivo? Partendo dal caso studio del Convento di San Francesco a Pitigliano, si vedrà prima il tipo di ricerca che è stata condotta per portarne alla luce le varie informazioni e successivamente il tipo di storytelling che viene scelto per comunicare i dati emersi dallo studio e, quindi, il progetto di costruzione di tale narrazione. L’azione di ricerca si inserisce in un contesto particolare, in cui vi è la necessità di raccontare e portare all’interno del museo un oggetto geograficamente distaccato ed allo stato di rovina, raccontando in più lo stesso processo di ricerca che viene affrontato. Il risultato finale a cui si è arrivati è una rappresentazione olografica visibile attraverso un’apposita vetrina, esposta all’interno del Museo Diocesano Palazzo Orsini di Pitigliano. The dialogue established between an object exhibited in a museum and the visitor who observes it, is guided by the type of representation being implemented. The kind of representation and its designer have the task of standing as a filter between the two terms, succeeding in triggering a dialogue be- tween them and in finding the right expressive medium, enabling the knowledge of the object to be transmitted in a faithful, clear and engaging way. But how to bring inside the museum an entire architectural monument that needs to be valued? And how to tell its story to the visitor, establishing that kind of active dialogue? Starting from the case study of the Convent of San Francesco in Pitigliano, you will first see the type of research that has been conducted to bring to light the various pieces of information, and then the type of storytelling that has been chosen to expose, to communicate the data emerged from the study and, therefore, the planned construction of the previously mentioned narrative. The research activity fits into a particular framework, in which there is the need to narrate and to bring inside the museum a geographically detached object (also in a state of ruin), and also telling more about the research process that is being addressed. The final result is a holographic representation visible through a special showcase, which is exposed inside the Diocesan Museum Palazzo Orsini in Pitigliano.
2022
DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality: Testimoniare Comunicare Sperimentare / Witnessing Communicating Experimenting
43° CONVEGNO INTERNAZIONALE DEI DOCENTI DELLE DISCIPLINE DELLA RAPPRESENTAZIONE CONGRESSO DELLA UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNOATTI 2022 43rd INTERNATIONAL CONFERENCE OF REPRESENTATION DISCIPLINES TEACHERSCONGRESS OF UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNOPROCEEDINGS 2022
Genova
15-16-17 settembre 2022
Goal 4: Quality education
marta zerbini
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