Abbandonata la prassi pretoria e i costrutti civilistici e ricondotta la tutela del privato illegittimamente espropriato unicamente all’interno del meccanismo previsto dall’art. 42-bis T.U.E., in che misura il giudicato formatosi sulla domanda di risarcimento per equivalente, proposta alla luce del precedente assetto giurisprudenziale, preclude l’accesso alla rinnovata tutela prevista dalla normativa vigente in assenza della espressa acquisizione del bene in capo all’amministrazione? L’Adunanza Plenaria in commento sembra non avere incertezze: l’intervento del giudicato in punto di prescrizione dell’azione di risarcimento per equivalente promossa in presenza di vicende ricondotte alla c.d. “occupazione appropriativa” costituisce un limite insormontabile alla possibile applicazione dei meccanismi tipici dell’“acquisizione sanante”, tale da travalicare gli stessi mutamenti intervenuti nel frattempo tanto con riferimento al “formante giurisprudenziale” quanto alla disciplina normativa. Il tema diventa quello del ‘se’ e ‘come’ garantire la tutela del diritto di proprietà con l’esigenza di certezza del diritto e di stabilità del risultato del processo, profili che conducono a ridefinire i limiti oggettivi del giudicato. Abandoned the praetorian practice and civil constructs and brought back the protection of the illegitimately expropriated private party solely within the mechanism provided for by art. 42-bis T.U.E., to what extent the res judicata formed on the request for compensation for equivalent, proposed in the light of the previous jurisprudential structure, precludes access to the renewed protection provided for by current legislation in the absence of the express acquisition of the asset in the head of the administration? The Plenary Meeting in question seems to have no uncertainties: the intervention of the judge at the point of prescription of the action for compensation for equivalent promoted in the presence of events related to the so-called "Appropriate employment" constitutes an insurmountable limit to the possible application of the typical mechanisms of the "healing acquisition", such as to go beyond the same changes that have occurred in the meantime both with reference to the "jurisprudential formant" as well as to the regulatory framework. The theme becomes that of the 'if' and 'how' to guarantee the protection of property rights with the need for legal certainty and stability of the result of the process, profiles that lead to redefining the objective limits of the judgment.
“Occupazione appropriativa”, rigetto della domanda risarcitoria e acquisto del bene: alla ricerca dei limiti oggettivi del giudicato / Wladimiro Gasparri. - In: URBANISTICA E APPALTI. - ISSN 1824-1905. - STAMPA. - 4:(2021), pp. 491-502.
“Occupazione appropriativa”, rigetto della domanda risarcitoria e acquisto del bene: alla ricerca dei limiti oggettivi del giudicato
Wladimiro Gasparri
2021
Abstract
Abbandonata la prassi pretoria e i costrutti civilistici e ricondotta la tutela del privato illegittimamente espropriato unicamente all’interno del meccanismo previsto dall’art. 42-bis T.U.E., in che misura il giudicato formatosi sulla domanda di risarcimento per equivalente, proposta alla luce del precedente assetto giurisprudenziale, preclude l’accesso alla rinnovata tutela prevista dalla normativa vigente in assenza della espressa acquisizione del bene in capo all’amministrazione? L’Adunanza Plenaria in commento sembra non avere incertezze: l’intervento del giudicato in punto di prescrizione dell’azione di risarcimento per equivalente promossa in presenza di vicende ricondotte alla c.d. “occupazione appropriativa” costituisce un limite insormontabile alla possibile applicazione dei meccanismi tipici dell’“acquisizione sanante”, tale da travalicare gli stessi mutamenti intervenuti nel frattempo tanto con riferimento al “formante giurisprudenziale” quanto alla disciplina normativa. Il tema diventa quello del ‘se’ e ‘come’ garantire la tutela del diritto di proprietà con l’esigenza di certezza del diritto e di stabilità del risultato del processo, profili che conducono a ridefinire i limiti oggettivi del giudicato. Abandoned the praetorian practice and civil constructs and brought back the protection of the illegitimately expropriated private party solely within the mechanism provided for by art. 42-bis T.U.E., to what extent the res judicata formed on the request for compensation for equivalent, proposed in the light of the previous jurisprudential structure, precludes access to the renewed protection provided for by current legislation in the absence of the express acquisition of the asset in the head of the administration? The Plenary Meeting in question seems to have no uncertainties: the intervention of the judge at the point of prescription of the action for compensation for equivalent promoted in the presence of events related to the so-called "Appropriate employment" constitutes an insurmountable limit to the possible application of the typical mechanisms of the "healing acquisition", such as to go beyond the same changes that have occurred in the meantime both with reference to the "jurisprudential formant" as well as to the regulatory framework. The theme becomes that of the 'if' and 'how' to guarantee the protection of property rights with the need for legal certainty and stability of the result of the process, profiles that lead to redefining the objective limits of the judgment.File | Dimensione | Formato | |
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