Fuoco e acqua negli ordinamenti normativi della Sardegna bassomedievale

Acqua e fuoco sono stati fondamentali per la vita delle società preindustriali. Il presente contributo, frutto di una stretta collaborazione tra i due autori, analizza la disciplina applicata all’impiego di tali elementi nei testi normativi della Sardegna medievale (XIII e XIV secolo). Il lavoro prende in esame i provvedimenti legislativi inerenti all’utilizzo e al controllo del fuoco e dell’acqua, senza trascurare il ruolo svolto dalle magistrature preposte all’applicazione delle relative norme. L’indagine, dal marcato carattere ricognitivo, intende offrire una panoramica e un’interpretazione del tema condotte a livello regionale e desunte dalle più importanti fonti statutarie dell’isola. Il testo si propone di evidenziare i tratti comuni e le peculiarità delle varie scritture, nella consapevolezza delle loro complesse stratificazioni redazionali, a loro volta connesse alle caratteristiche degli organismi istituzionali profondamente debitori della legislazione continentale (segnatamente pisana e genovese) e alle differenti realtà economiche e sociali presenti in Sardegna durante il Tardo Medioevo. Water and fire were fundamental to the life of pre-industrial societies. This contribution, the result of a close collaboration between the two authors, analyses the discipline applied to the use of these elements in the regulatory texts of medieval Sardinia (13th and 14th centuries). The work examines the legislative provisions inherent to the use and control of fire and water, without neglecting the role played by the magistrates in charge of enforcing the relevant regulations. The survey, with its marked reconnaissance character, intends to offer an overview and interpretation of the subject conducted at a regional level and deduced from the most important statutory sources on the island. The text proposes to highlight the common features and peculiarities of the various writings, in the awareness of their complex editorial stratifications, in turn connected to the characteristics of the institutional bodies deeply indebted to continental legislation (notably Pisa and Genoa) and to the different economic and social realities present in Sardinia during the Late Middle Ages