EVOLUZIONE DEI LUOGHI DELL’APPRENDIMENTO: LA RESIDENZIALITÀ COME AMBITO E STRUMENTO DI FORMAZIONE PER GLI STUDENTI.

I canonici luoghi dell’apprendimento, soprattutto in ambito universitario e di terzo livello, non appaiono più adeguati a soddisfare un quadro esigenziale in rapido e profondo mutamento. La recente pandemia da covid-19 ha di fatto accentuato la necessità di ripensare questi luoghi, obbligando gli studenti a reinventare, adattandoli, spazi concepiti e progettati per svolgere funzioni differenti: cucine, soggiorni, camere, a volte anche servizi igienici, sono stati trasformati in aule, più o meno virtuali, con evidenti carenze dei requisiti minimi richiesti. Non sempre la presenza di smartphone, tablet o personal computer è stata sufficiente a trasformare una stanza in una vera e propria classroom. Contemporaneità delle attività, assenza di privacy, acustica inadeguata, sono solo alcune delle problematiche che hanno reso difficile l’apprendimento durante questi ultimi due anni di pandemia. Inoltre, non di secondaria importanza, l’apprendimento “domestico” ha di fatto reso impossibile quell’interazione, anche occasionale, tra gli stessi studenti e tra studenti e docenti, che si configura come un’occasione fondamentale per la formazione di una generazione in un’età nella quale la condivisione, l’incontro, e lo scontro, rappresentano strumenti di crescita imprescindibili. The traditional places of learning, especially in the university and third level environment, no longer appear adequate to meet a rapidly and profoundly changing framework of demands. The recent covid-19 pandemic has in fact accentuated the necessity to rethink these places, forcing students to reinvent, adapting them, spaces designed to perform different functions: kitchens, living rooms, bedrooms, sometimes even toilets, have been transformed into classrooms, more or less virtual, with obvious deficits in the minimum requirements. The presence of smartphones, tablets or personal computers was not always enough to transform a room into a real classroom. Simultaneity of activities, no privacy, inadequate acoustics, are just some of the problems that have made learning difficult during these last two pandemic years. In addition, and not of secondary importance, ‘home learning’ has in fact made impossible that interaction, even occasional, between the students themselves and between students and teachers, which is a fundamental opportunity for the formation of a generation during an age in which sharing, meeting, and confrontation are essential tools for growth.