Dal novembre 2012 al gennaio 2013, presso il Foro Boario di Modena, ha avuto luogo la mostra “Educare a pensare — Alberto Manzi” dedicata alla figura del maestro Alberto Manzi, divenuto famoso grazie alla trasmissione televisiva Rai degli anni ‘60 “Non è mai troppo tardi”. La mostra lo ha ricordato non solo per questo, ma ha preso in considerazione molti aspetti della sua personalità. Egli infatti fu anche biologo e amante della natura, tanto da dedicarsi nel 1955 a uno studio sulle formiche in Sudamerica, e fu autore di numerosi libri per ragazzi, come “Orzowei”, nonché di scritti dedicati alla didattica. La mostra è nata dalla collaborazione tra il Centro Alberto Manzi di Bologna, il Museo di Zoologia e Anatomia Comparata dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e docenti e ricercatori dello stesso Ateneo. In particolare, il Centro Alberto Manzi ha curato la parte dedicata alla vita e alle opere di Alberto Manzi, l'Università di Modena e Reggio Emilia si è invece occupata dell'impegno del maestro nell'ambito dell'educazione e divulgazione scientifica, proponendo tra l’altro laboratori didattici ideati seguendo il pensiero di Manzi.
“Educare a pensare - Alberto Manzi”, una mostra sul maestro Manzi e i suoi scritti naturalistici / Matteo Bisanti, Aurora Pederzoli, Tiziana Altiero, Andrea Gambarelli, Maria Agnese Sabatini. - In: ATTI DELLA SOCIETÀ DEI NATURALISTI E MATEMATICI DI MODENA. - ISSN 0365-7027. - STAMPA. - (2014), pp. 189-202.
“Educare a pensare - Alberto Manzi”, una mostra sul maestro Manzi e i suoi scritti naturalistici
Matteo Bisanti
;
2014
Abstract
Dal novembre 2012 al gennaio 2013, presso il Foro Boario di Modena, ha avuto luogo la mostra “Educare a pensare — Alberto Manzi” dedicata alla figura del maestro Alberto Manzi, divenuto famoso grazie alla trasmissione televisiva Rai degli anni ‘60 “Non è mai troppo tardi”. La mostra lo ha ricordato non solo per questo, ma ha preso in considerazione molti aspetti della sua personalità. Egli infatti fu anche biologo e amante della natura, tanto da dedicarsi nel 1955 a uno studio sulle formiche in Sudamerica, e fu autore di numerosi libri per ragazzi, come “Orzowei”, nonché di scritti dedicati alla didattica. La mostra è nata dalla collaborazione tra il Centro Alberto Manzi di Bologna, il Museo di Zoologia e Anatomia Comparata dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e docenti e ricercatori dello stesso Ateneo. In particolare, il Centro Alberto Manzi ha curato la parte dedicata alla vita e alle opere di Alberto Manzi, l'Università di Modena e Reggio Emilia si è invece occupata dell'impegno del maestro nell'ambito dell'educazione e divulgazione scientifica, proponendo tra l’altro laboratori didattici ideati seguendo il pensiero di Manzi.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.