Il saggio analizza il ruolo delle pratiche discorsive nella costruzione dello spazio e nella gestione dei quartieri di edilizia pubblica in Italia, confrontando il dibattito italiano sulla crisi dei quartieri di edilizia pubblica con il dibattito anglosassone sul fallimento dei quartieri di edilizia sociale e dell’architettura e urbanistica modernista. La riflessione si basa su un caso di studio italiano (il quartiere ZEN a Palermo) e un caso di studio statunitense (il famoso quartiere di Pruitt-Igoe a Saint Louis). La prima parte del paper utilizza i contributi teorici di John Langshaw Austin, Antonio Gramsci, Michel Foucault ed Henri Lefebvre per riflettere sul rapporto tra pratiche discorsive e politiche pubbliche. La seconda parte analizza questo rapporto nei due casi di studio, evidenziando l’inaccuratezza di alcune rappresentazioni mediatiche e accademiche e valutandone gli effetti sulla produzione e gestione dello spazio fisico. La sezione conclusiva del paper si sofferma sull’importanza di spezzare la catena di trasmissione tra pratiche discorsive mainstream e produzione di politiche urbane per i quartieri di edilizia pubblica e sulla necessità di rifondare queste politiche a partire da pratiche discorsive e descrizioni di matrice socio-antropologica. The paper investigates the role of discursive practices on the production of space and on the management of social housing districts in Italy, comparing the Italian debate on the crisis of public housing with the Anglo-Saxon discourse on the failure of social housing and of modernist architecture and planning. The reflection is based on one Italian case-study (the ZEN neighborhood in Palermo) and on one American case study (the famous Pruitt-Igoe neighborhood in Saint Louis). The first section of the paper uses the theoretical contributions of John Langshaw Austin, Antonio Gramsci, Michel Foucault, and Henri Lefebvre to explain the causal relationship between discursive practices and public policies. The second section dwells on the causal relationship between media and academic discourses and physical space production in the two case studies, highlighting how the inaccuracy of representations corresponds to perverse effects in the production and management of space. The conclusive section argues in favor of breaking the transmission chain between public policies for social housing districts and mainstream discursive practices, and of re-basing such policies on accurate socio-anthropological descriptions of the neighborhoods.
Dal discorso alla città : pratiche discorsive e produzione dello spazio nei quartieri di edilizia pubblica / giulio giovannoni. - In: TERRITORIO. - ISSN 1825-8689. - STAMPA. - 99/2021:(2021), pp. 7-12. [10.3280/TR2021-099001]
Dal discorso alla città : pratiche discorsive e produzione dello spazio nei quartieri di edilizia pubblica
giulio giovannoni
2021
Abstract
Il saggio analizza il ruolo delle pratiche discorsive nella costruzione dello spazio e nella gestione dei quartieri di edilizia pubblica in Italia, confrontando il dibattito italiano sulla crisi dei quartieri di edilizia pubblica con il dibattito anglosassone sul fallimento dei quartieri di edilizia sociale e dell’architettura e urbanistica modernista. La riflessione si basa su un caso di studio italiano (il quartiere ZEN a Palermo) e un caso di studio statunitense (il famoso quartiere di Pruitt-Igoe a Saint Louis). La prima parte del paper utilizza i contributi teorici di John Langshaw Austin, Antonio Gramsci, Michel Foucault ed Henri Lefebvre per riflettere sul rapporto tra pratiche discorsive e politiche pubbliche. La seconda parte analizza questo rapporto nei due casi di studio, evidenziando l’inaccuratezza di alcune rappresentazioni mediatiche e accademiche e valutandone gli effetti sulla produzione e gestione dello spazio fisico. La sezione conclusiva del paper si sofferma sull’importanza di spezzare la catena di trasmissione tra pratiche discorsive mainstream e produzione di politiche urbane per i quartieri di edilizia pubblica e sulla necessità di rifondare queste politiche a partire da pratiche discorsive e descrizioni di matrice socio-antropologica. The paper investigates the role of discursive practices on the production of space and on the management of social housing districts in Italy, comparing the Italian debate on the crisis of public housing with the Anglo-Saxon discourse on the failure of social housing and of modernist architecture and planning. The reflection is based on one Italian case-study (the ZEN neighborhood in Palermo) and on one American case study (the famous Pruitt-Igoe neighborhood in Saint Louis). The first section of the paper uses the theoretical contributions of John Langshaw Austin, Antonio Gramsci, Michel Foucault, and Henri Lefebvre to explain the causal relationship between discursive practices and public policies. The second section dwells on the causal relationship between media and academic discourses and physical space production in the two case studies, highlighting how the inaccuracy of representations corresponds to perverse effects in the production and management of space. The conclusive section argues in favor of breaking the transmission chain between public policies for social housing districts and mainstream discursive practices, and of re-basing such policies on accurate socio-anthropological descriptions of the neighborhoods.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.