Da tempo ormai il sostantivo “sostenibilità” è uno dei termini più usati, e forse abusati, con una chiara accezione antropocentrica: a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, infatti, l’interpretazione del suo significato ha sempre più riguardato la sostenibilità umana sulla terra, legandosi in maniera inestrisecabile con il concetto – e i limiti – dello sviluppo umano: sostenibilità e sviluppo si coniugano in quella dimensione - forse ambigua - che è lo sviluppo sostenibile, definito con le parole della Commissione WHO come quella forma di sviluppo che incontra le necessità delle generazioni presenti senza negare o compromettere i bisogni delle generazioni future (Sustainable development is development that meets the needs of the present without compromising the ability of future generations to meet their own needs, Brundtland Commission of the United Nations, March 20, 1987). La sostenibilità generale investe dunque quattro direttrici principali, in ognuna delle quali la sostenibilità alimentare acquista uno spazio valoriale essenziale: ambiente, economia, società, cultura. In questo senso, la sostenibilità alimentare non è che una sottodimensione della più ampia sostenibilità generale, dove il conflitto tra ciò che è possibile, desiderabile e auspicabile a livello individuale deve necessariamente compendiarsi con ciò che è giusto e necessario per il benessere alimentare minimo di tutti. Parole come libertà, spreco, sufficienza/eccesso, permanenza/ finitezza ritornano allora attuali e dovrebbero comporsi in un equilibrio dinamico in grado di soddisfare una alimentazione sostenibile.
Alimentazione sostenibile e sostenibilità alimentare / bonaccorsi guglielmo. - In: LA SALUTE UMANA. - ISSN 0391-223X. - ELETTRONICO. - 287:(2022), pp. 5-7.
Alimentazione sostenibile e sostenibilità alimentare
bonaccorsi guglielmo
2022
Abstract
Da tempo ormai il sostantivo “sostenibilità” è uno dei termini più usati, e forse abusati, con una chiara accezione antropocentrica: a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, infatti, l’interpretazione del suo significato ha sempre più riguardato la sostenibilità umana sulla terra, legandosi in maniera inestrisecabile con il concetto – e i limiti – dello sviluppo umano: sostenibilità e sviluppo si coniugano in quella dimensione - forse ambigua - che è lo sviluppo sostenibile, definito con le parole della Commissione WHO come quella forma di sviluppo che incontra le necessità delle generazioni presenti senza negare o compromettere i bisogni delle generazioni future (Sustainable development is development that meets the needs of the present without compromising the ability of future generations to meet their own needs, Brundtland Commission of the United Nations, March 20, 1987). La sostenibilità generale investe dunque quattro direttrici principali, in ognuna delle quali la sostenibilità alimentare acquista uno spazio valoriale essenziale: ambiente, economia, società, cultura. In questo senso, la sostenibilità alimentare non è che una sottodimensione della più ampia sostenibilità generale, dove il conflitto tra ciò che è possibile, desiderabile e auspicabile a livello individuale deve necessariamente compendiarsi con ciò che è giusto e necessario per il benessere alimentare minimo di tutti. Parole come libertà, spreco, sufficienza/eccesso, permanenza/ finitezza ritornano allora attuali e dovrebbero comporsi in un equilibrio dinamico in grado di soddisfare una alimentazione sostenibile.File | Dimensione | Formato | |
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