Intorno alla metà degli anni Sessanta terminò la cosiddetta “Età dell’Oro” del capitalismo postbellico: si esaurirono le componenti transitorie che avevano sospinto la crescita occidentale successiva alla Seconda guerra mondiale e gli stessi Stati Uniti subirono un sensibile rallentamento della produttività. Tali sviluppi inaugurarono una stagione particolarmente turbolenta al termine della quale le strutture del potere internazionale risultarono sensibilmente cambiate. Alla metà del decennio successivo, con l’espansione mondiale dell’offerta di moneta seguita al collasso (1973) della disciplina insita nel sistema dei tassi di cambio fissi di Bretton Woods, si moltiplicarono gli orizzonti alle possibilità d’investimento, cui corrispose una sistematica deregolamentazione dei mercati finanziari.
Nuovi studi sulle origini del Washington Consensus / Mauro Campus. - In: RIVISTA ITALIANA DI STORIA INTERNAZIONALE. - ISSN 2611-8602. - STAMPA. - 2/2020, luglio-dicembre:(2021), pp. 1-14. [10.30461/99711]
Nuovi studi sulle origini del Washington Consensus
Mauro Campus
2021
Abstract
Intorno alla metà degli anni Sessanta terminò la cosiddetta “Età dell’Oro” del capitalismo postbellico: si esaurirono le componenti transitorie che avevano sospinto la crescita occidentale successiva alla Seconda guerra mondiale e gli stessi Stati Uniti subirono un sensibile rallentamento della produttività. Tali sviluppi inaugurarono una stagione particolarmente turbolenta al termine della quale le strutture del potere internazionale risultarono sensibilmente cambiate. Alla metà del decennio successivo, con l’espansione mondiale dell’offerta di moneta seguita al collasso (1973) della disciplina insita nel sistema dei tassi di cambio fissi di Bretton Woods, si moltiplicarono gli orizzonti alle possibilità d’investimento, cui corrispose una sistematica deregolamentazione dei mercati finanziari.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.