Il rapporto tra didattica della pianificazione e spazi del sacro è ambivalente. Da una parte i corsi di storia urbana evidenziano il rapporto tra spazi del sacro e storia della città, dall’altra la pianificazione contemporanea ha perduto il senso della loro rilevanza. La struttura urbana della città storica discende dall’articolazione gerarchica di architetture religiose di diverso ordine e grado, che condizionano in modo determinante lo skyline e l’organizzazione degli spazi pubblici. Ciò vale per la città antica, ma è vero soprattutto per la città medievale e moderna, i cui codici estetici e compositivi trovano la loro chiave di volta nell’articolazione tra edilizia specialistica religiosa ed edilizia di base. Il rapporto tra città e spazio sacro è altrettanto evidente nella città islamica tradizionale. Tuttavia, la pianificazione ha perduto il senso della rilevanza dello spazio sacro nella città contemporanea, una rilevanza che riemerge oggi sotto molteplici forme. Il presente contributo afferma la necessità di riallacciare questa relazione, alla luce delle trasformazioni urbanistiche che hanno caratterizzato le città nell’ultimo mezzo secolo e dei cambiamenti che hanno investito la struttura demografica della città italiana negli ultimi decenni. Tra i problemi rilevanti in una possibile agenda didattica e di ricerca vi sono il tema del rapporto tra spazi del sacro, società multietnica e identità, e quello della relazione tra produzione dello spazio e dimensione simbolica dell’abitare. The relationship between planning education and sacred space is ambivalent. On one hand, urban history courses highlight the relationship between sacred space and the history of the city; on the other, contemporary planning has lost the sense of sacred space. The urban structure of the historical city follows the hierarchical articulation of religious architectures, characterizing the skyline and the organization of public spaces. This is true for the ancient city, but it is especially true for the medieval and modern city, whose aesthetic and compositional codes find their cornerstone in the integration between specialized religious buildings and the rest of buildings, such as housing, etc.. The relationship between city and sacred space is equally clear in the traditional Islamic city. However, planning has lost a sense of relevance of the sacred space in the contemporary city. This same relevance re-emerges today in many forms. This contribution affirms the need to re-establishing this relationship, in light of the urban transformations that have characterized cities in the last half century and of the changes that have affected the demographic structure of Italian cities in the last decades. Among the relevant issues for a potential pedagogy and research agenda, there is the relationship between sacred spaces, multi-ethnic society and identity, and the relationship between the production of space and the symbolic dimension of dwelling.

Didattica urbanistica e spazi del sacro: riallacciare una relazione necessaria / giulio giovannoni. - In: IN BO. - ISSN 2036-1602. - ELETTRONICO. - 13:(2022), pp. 96-104. [10.6092/issn.2036-1602/14852]

Didattica urbanistica e spazi del sacro: riallacciare una relazione necessaria

giulio giovannoni
2022

Abstract

Il rapporto tra didattica della pianificazione e spazi del sacro è ambivalente. Da una parte i corsi di storia urbana evidenziano il rapporto tra spazi del sacro e storia della città, dall’altra la pianificazione contemporanea ha perduto il senso della loro rilevanza. La struttura urbana della città storica discende dall’articolazione gerarchica di architetture religiose di diverso ordine e grado, che condizionano in modo determinante lo skyline e l’organizzazione degli spazi pubblici. Ciò vale per la città antica, ma è vero soprattutto per la città medievale e moderna, i cui codici estetici e compositivi trovano la loro chiave di volta nell’articolazione tra edilizia specialistica religiosa ed edilizia di base. Il rapporto tra città e spazio sacro è altrettanto evidente nella città islamica tradizionale. Tuttavia, la pianificazione ha perduto il senso della rilevanza dello spazio sacro nella città contemporanea, una rilevanza che riemerge oggi sotto molteplici forme. Il presente contributo afferma la necessità di riallacciare questa relazione, alla luce delle trasformazioni urbanistiche che hanno caratterizzato le città nell’ultimo mezzo secolo e dei cambiamenti che hanno investito la struttura demografica della città italiana negli ultimi decenni. Tra i problemi rilevanti in una possibile agenda didattica e di ricerca vi sono il tema del rapporto tra spazi del sacro, società multietnica e identità, e quello della relazione tra produzione dello spazio e dimensione simbolica dell’abitare. The relationship between planning education and sacred space is ambivalent. On one hand, urban history courses highlight the relationship between sacred space and the history of the city; on the other, contemporary planning has lost the sense of sacred space. The urban structure of the historical city follows the hierarchical articulation of religious architectures, characterizing the skyline and the organization of public spaces. This is true for the ancient city, but it is especially true for the medieval and modern city, whose aesthetic and compositional codes find their cornerstone in the integration between specialized religious buildings and the rest of buildings, such as housing, etc.. The relationship between city and sacred space is equally clear in the traditional Islamic city. However, planning has lost a sense of relevance of the sacred space in the contemporary city. This same relevance re-emerges today in many forms. This contribution affirms the need to re-establishing this relationship, in light of the urban transformations that have characterized cities in the last half century and of the changes that have affected the demographic structure of Italian cities in the last decades. Among the relevant issues for a potential pedagogy and research agenda, there is the relationship between sacred spaces, multi-ethnic society and identity, and the relationship between the production of space and the symbolic dimension of dwelling.
2022
13
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giulio giovannoni
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