La cappella ottagonale di Sant’Aquilino, annessa al profilo meridionale della basilica di San Lorenzo Maggiore a Milano (fine IV-V sec.), condivide con il tetraconco l’incertezza sull’attribuzione cronologica e il dibattito sulla funzione originaria. Nonostante la grande quantità di studi specifici ad essa dedicati, data l’importanza del monumento, la concezione, la datazione e il ruolo all’interno del complesso restano ancora oggi discussi e problematici, come pure il rapporto temporale a livello progettuale che questa ha con il cantiere del tetraconco e con la più tarda cappella di Sant’Ippolito (VI sec.). Se la maggior parte degli studiosi sembra ormai condividere il ruolo funerario, all’interno di un santuario martiriale, le datazioni proposte rimangono oscillanti tra la fine del IV e il VI secolo. Ancora più complesso è poi il quadro evolutivo del monumento, dalle sue origini al pieno Medioevo, quando l’atrio a forcipe che collega la cappella al corpo centrale viene ricostruito nella parte sommitale e non si esclude siano effettuati altri interventi di restauro anche nell’ottagono. Relativamente a quest’ultimo, l’aspetto costruttivo di maggiore complessità interpretativa, sul quale la critica sino ad oggi non ha assunto posizioni nette, è poi quello della costruzione del coronamento del tetto con galleria, verosimilmente posteriore alla costruzione della cupola tardoantica ma di difficile collocazione cronologica sulla base degli indicatori materiali. Alla luce del riesame dell’edificio avvenuto in occasione del recente restauro, il contributo intende presentare una rilettura delle vecchie acquisizioni e delle tecniche costruttive, precedentemente oggetto di uno studio ormai quasi ventennale condotto da L. Fieni, mettendo in evidenza i dati cronologici oggettivi e gli indicatori dei cantieri storici di questo straordinario monumento. I risultati più significativi sono ottenuti attraverso la ridiscussione dei dati sui sistemi tardoantichi di fondazione e copertura oltre che sulle sue trasformazioni nei secoli del pieno Medioevo.
L’ottagono di Sant’Aquilino a Milano. Aggiornamenti sui cantieri tardoantichi e medievali / Paola Greppi; Elisabetta Neri; Luigi Schiavi. - In: ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 1126-6236. - STAMPA. - (2022), pp. 83-104.
L’ottagono di Sant’Aquilino a Milano. Aggiornamenti sui cantieri tardoantichi e medievali
Elisabetta Neri;
2022
Abstract
La cappella ottagonale di Sant’Aquilino, annessa al profilo meridionale della basilica di San Lorenzo Maggiore a Milano (fine IV-V sec.), condivide con il tetraconco l’incertezza sull’attribuzione cronologica e il dibattito sulla funzione originaria. Nonostante la grande quantità di studi specifici ad essa dedicati, data l’importanza del monumento, la concezione, la datazione e il ruolo all’interno del complesso restano ancora oggi discussi e problematici, come pure il rapporto temporale a livello progettuale che questa ha con il cantiere del tetraconco e con la più tarda cappella di Sant’Ippolito (VI sec.). Se la maggior parte degli studiosi sembra ormai condividere il ruolo funerario, all’interno di un santuario martiriale, le datazioni proposte rimangono oscillanti tra la fine del IV e il VI secolo. Ancora più complesso è poi il quadro evolutivo del monumento, dalle sue origini al pieno Medioevo, quando l’atrio a forcipe che collega la cappella al corpo centrale viene ricostruito nella parte sommitale e non si esclude siano effettuati altri interventi di restauro anche nell’ottagono. Relativamente a quest’ultimo, l’aspetto costruttivo di maggiore complessità interpretativa, sul quale la critica sino ad oggi non ha assunto posizioni nette, è poi quello della costruzione del coronamento del tetto con galleria, verosimilmente posteriore alla costruzione della cupola tardoantica ma di difficile collocazione cronologica sulla base degli indicatori materiali. Alla luce del riesame dell’edificio avvenuto in occasione del recente restauro, il contributo intende presentare una rilettura delle vecchie acquisizioni e delle tecniche costruttive, precedentemente oggetto di uno studio ormai quasi ventennale condotto da L. Fieni, mettendo in evidenza i dati cronologici oggettivi e gli indicatori dei cantieri storici di questo straordinario monumento. I risultati più significativi sono ottenuti attraverso la ridiscussione dei dati sui sistemi tardoantichi di fondazione e copertura oltre che sulle sue trasformazioni nei secoli del pieno Medioevo.File | Dimensione | Formato | |
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