Durante il periodo 2020-2021, la sfera pubblica è stata principalmente interessata dal dibattito sul Covid-19 e sulle misure di contrasto alla pandemia. Tra gli altri temi socio-politici del dibattito pubblico, una posizione rilevante è stata occupata dalla polemica sulla proposta di legge contro l'omotransfobia, la misoginia e l'abilismo, nota come DDL Zan, dal nome del deputato Alessandro Zan, primo firmatario della proposta. La mediatizzazione del dibattito politico ha ulteriormente messo in luce le dinamiche di trasformazione della sfera pubblica italiana, che sembra seguire le tendenze globali: i fenomeni di frammentazione si mescolano a un marcato aumento dei processi di polarizzazione, all'interno di una dinamica di platforming sociale sempre più evidente. Adottando una prospettiva anche narratologica, il DDL Zan è stato trattato come il protagonista di un percorso qualificante (l'eroe) nell'ecosistema "social" e, in particolare, in Facebook. Utilizzando la piattaforma CrowdTangle, sono stati scaricati i post pubblicati su Facebook in determinati momenti "topici". Sui post è stata condotta un'analisi quali-quantitativa, concentrandosi sulle modalità di dibattito che hanno coinvolto gli attori politici. Il disegno della ricerca si basa su un approccio mixed-methods di tipo nidificato. Questo articolo si concentra sull'analisi dei modi in cui il dibattito è diventato sempre più saliente nell'agenda pubblica. L'enfasi è stata posta su tre elementi che sono tipici della sfera post-pubblica e che costituiscono le dimensioni di analisi dei post di Facebook: a) polarizzazione e radicalizzazione delle posizioni espresse; b) emozionalizzazione del dibattito pubblico; c) meccanismi di informazione e disinformazione negli spazi pubblici interconnessi, partendo dall'analisi delle strategie argomentative. L'articolo rivela quattro meccanismi manipolatori del dibattito intorno alle questioni di genere: neoliberalizzazione, desemantizzazione dei diritti, rimozione collettiva e profilazione del cittadino ideale. Infine, l'articolo evidenzia la presenza di fenomeni di frammentazione delle soggettività politiche in relazione a temi e rivendicazioni specifiche, come nel caso in analisi.
Il dibattito sul DDL Zan e la post-sfera pubblica italiana / Selva. - In: MEDIASCAPES JOURNAL. - ISSN 2282-2542. - ELETTRONICO. - 19:(2022), pp. 1.89-1.112.
Il dibattito sul DDL Zan e la post-sfera pubblica italiana
Selva
2022
Abstract
Durante il periodo 2020-2021, la sfera pubblica è stata principalmente interessata dal dibattito sul Covid-19 e sulle misure di contrasto alla pandemia. Tra gli altri temi socio-politici del dibattito pubblico, una posizione rilevante è stata occupata dalla polemica sulla proposta di legge contro l'omotransfobia, la misoginia e l'abilismo, nota come DDL Zan, dal nome del deputato Alessandro Zan, primo firmatario della proposta. La mediatizzazione del dibattito politico ha ulteriormente messo in luce le dinamiche di trasformazione della sfera pubblica italiana, che sembra seguire le tendenze globali: i fenomeni di frammentazione si mescolano a un marcato aumento dei processi di polarizzazione, all'interno di una dinamica di platforming sociale sempre più evidente. Adottando una prospettiva anche narratologica, il DDL Zan è stato trattato come il protagonista di un percorso qualificante (l'eroe) nell'ecosistema "social" e, in particolare, in Facebook. Utilizzando la piattaforma CrowdTangle, sono stati scaricati i post pubblicati su Facebook in determinati momenti "topici". Sui post è stata condotta un'analisi quali-quantitativa, concentrandosi sulle modalità di dibattito che hanno coinvolto gli attori politici. Il disegno della ricerca si basa su un approccio mixed-methods di tipo nidificato. Questo articolo si concentra sull'analisi dei modi in cui il dibattito è diventato sempre più saliente nell'agenda pubblica. L'enfasi è stata posta su tre elementi che sono tipici della sfera post-pubblica e che costituiscono le dimensioni di analisi dei post di Facebook: a) polarizzazione e radicalizzazione delle posizioni espresse; b) emozionalizzazione del dibattito pubblico; c) meccanismi di informazione e disinformazione negli spazi pubblici interconnessi, partendo dall'analisi delle strategie argomentative. L'articolo rivela quattro meccanismi manipolatori del dibattito intorno alle questioni di genere: neoliberalizzazione, desemantizzazione dei diritti, rimozione collettiva e profilazione del cittadino ideale. Infine, l'articolo evidenzia la presenza di fenomeni di frammentazione delle soggettività politiche in relazione a temi e rivendicazioni specifiche, come nel caso in analisi.File | Dimensione | Formato | |
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