Le disposizioni sulle sorti delle proprie spoglie mortali

Il contributo analizza il rapporto tra l'autonomia negoziale e l'esercizio del c.d. ius eligendi sepulchrum. Dopo aver distinto tale diritto dalle altre situazioni giuridiche tradizionalmente ricondotte nel concetto di “diritto di sepolcro” ed averne individuato la natura, l'analisi si concentra sul rapporto tra la scelta in ordine alla destinazione delle proprie spoglie e il testamento. Inoltre, data la natura non patrimoniale delle disposizioni in oggetto e tenendo conto sia di talune significative disposizioni di legge che dei più recenti orientamenti di dottrina e giurisprudenza, viene valutata l'ammissibilità del ricorso ad atti di ultima volontà diversi dal negozio di cui all'art. 587 c.c., cioè non soggetti alle medesime regole previste per la validità formale di questo. Infine, viene analizzata, alla luce dei principi e dei divieti propri della materia, la possibilità di ricorrere al mandato post mortem exequendum, quale schema contrattuale capace di realizzare gli interessi sottesi alla destinazione delle proprie spoglie mortali. The paper analyzes the relationship between private autonomy and the exercise of the ius eligendi sepulchrum. After distinguishing this right from other legal situations traditionally subsumed under the concept of "right of sepulchrum" and identifying its nature, the analysis focuses on the relationship between the choice regarding the destination of one's remains and the will. In addition, due to the non-patrimonial nature of those provisions, the essay evaluates the admissibility of acts other than the will. Finally, the possibility of resorting to the post mortem exequendum mandate, as a contractual scheme capable of realizing the interests underlying the destination of one's mortal remains, is analyzed in the light of the principles and prohibitions proper to the subject matter.