Nel 2022 ricorrono due importanti anniversari per la storia dell’algebra rinascimentale: si celebrano infatti 500 anni dalla nascita di Ludovico Ferrari e 450 anni dalla pubblicazione de L’Algebra di Rafael Bombelli. Allievo di Girolamo Cardano, Ludovico Ferrari fu protagonista con Niccolò Tartaglia di una delle sfide più famose della storia della matematica, nella quale difese il proprio maestro dall’accusa di aver tradito il patto di segretezza sulla procedura risolutiva dell’equazione di terzo grado pubblicandola nell’Ars Magna (1545). Quest’opera, che conteneva anche la risoluzione dell’equazione di quarto grado trovata da Ferrari, rappresentò una tappa cruciale per lo sviluppo dell’algebra, ma la sua diffusione fu ostacolata dal “dire oscuro” del suo autore. Profondo ammiratore dell’algebra - a suo dire prima tra le matematiche - il bolognese Rafael Bombelli si propose dunque di rendere accessibile e di “ridurre a perfetto ordine” la disciplina, anche alla luce dello studio dell’Aritmetica di Diofanto, che lo influenzò al punto di riscrivere parte della sua opera in corso di redazione. Ne L’Algebra Bombelli superò lo scoglio sul quale si erano arenati Cardano e Ferrari - la natura delle radici quadrate dei numeri negativi – inventando i nuovi segni “più di meno” e “meno di meno” e dando così significato alla formula risolutiva dell’equazione di terzo grado anche nell’ostico caso irriducibile. Two important anniversaries for the history of Renaissance algebra occur in 2022: 500 years since the birth of Ludovico Ferrari and 450 years since the publication of Rafael Bombelli's L'Algebra. Pupil of Girolamo Cardano, Ludovico Ferrari was the protagonist with Niccolò Tartaglia in one of the most famous challenges in the history of mathematics, in which he defended his master against the accusation that he had betrayed the pact of secrecy on the solving procedure of the third-degree equation by publishing it in Ars Magna (1545). This work, which also contained the resolution of the fourth-degree equation found by Ferrari, represented a crucial milestone in the development of algebra, but its dissemination was hampered by the "obscure saying" of its author. A profound admirer of algebra - which he said was first among mathematics - Rafael Bombelli of Bologna therefore set out to make the discipline accessible and "reduce it to perfect order," partly in light of his study of Diophantine's Arithmetic, which influenced him to the point of rewriting part of his work. In L'Algebra Bombelli overcame the stumbling block on which Cardano and Ferrari had run aground - the nature of the square roots of negative numbers - by inventing the new signs "piu di meno" and "meno di meno" and thus giving meaning to the solving formula of the third-degree equation even in the hostile irreducible case.

Due protagonisti bolognesi dell'algebra rinascimentale: Ludovico Ferrari e Rafael Bombelli / Veronica Gavagna. - In: MATEMATICA, CULTURA E SOCIETÀ. - ISSN 2499-751X. - STAMPA. - 7:(2022), pp. 249-265.

Due protagonisti bolognesi dell'algebra rinascimentale: Ludovico Ferrari e Rafael Bombelli

Veronica Gavagna
2022

Abstract

Nel 2022 ricorrono due importanti anniversari per la storia dell’algebra rinascimentale: si celebrano infatti 500 anni dalla nascita di Ludovico Ferrari e 450 anni dalla pubblicazione de L’Algebra di Rafael Bombelli. Allievo di Girolamo Cardano, Ludovico Ferrari fu protagonista con Niccolò Tartaglia di una delle sfide più famose della storia della matematica, nella quale difese il proprio maestro dall’accusa di aver tradito il patto di segretezza sulla procedura risolutiva dell’equazione di terzo grado pubblicandola nell’Ars Magna (1545). Quest’opera, che conteneva anche la risoluzione dell’equazione di quarto grado trovata da Ferrari, rappresentò una tappa cruciale per lo sviluppo dell’algebra, ma la sua diffusione fu ostacolata dal “dire oscuro” del suo autore. Profondo ammiratore dell’algebra - a suo dire prima tra le matematiche - il bolognese Rafael Bombelli si propose dunque di rendere accessibile e di “ridurre a perfetto ordine” la disciplina, anche alla luce dello studio dell’Aritmetica di Diofanto, che lo influenzò al punto di riscrivere parte della sua opera in corso di redazione. Ne L’Algebra Bombelli superò lo scoglio sul quale si erano arenati Cardano e Ferrari - la natura delle radici quadrate dei numeri negativi – inventando i nuovi segni “più di meno” e “meno di meno” e dando così significato alla formula risolutiva dell’equazione di terzo grado anche nell’ostico caso irriducibile. Two important anniversaries for the history of Renaissance algebra occur in 2022: 500 years since the birth of Ludovico Ferrari and 450 years since the publication of Rafael Bombelli's L'Algebra. Pupil of Girolamo Cardano, Ludovico Ferrari was the protagonist with Niccolò Tartaglia in one of the most famous challenges in the history of mathematics, in which he defended his master against the accusation that he had betrayed the pact of secrecy on the solving procedure of the third-degree equation by publishing it in Ars Magna (1545). This work, which also contained the resolution of the fourth-degree equation found by Ferrari, represented a crucial milestone in the development of algebra, but its dissemination was hampered by the "obscure saying" of its author. A profound admirer of algebra - which he said was first among mathematics - Rafael Bombelli of Bologna therefore set out to make the discipline accessible and "reduce it to perfect order," partly in light of his study of Diophantine's Arithmetic, which influenced him to the point of rewriting part of his work. In L'Algebra Bombelli overcame the stumbling block on which Cardano and Ferrari had run aground - the nature of the square roots of negative numbers - by inventing the new signs "piu di meno" and "meno di meno" and thus giving meaning to the solving formula of the third-degree equation even in the hostile irreducible case.
2022
7
249
265
Veronica Gavagna
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