Dopo aver preso in considerazione la creazione della donna secondo il dettato genesiaco, l’articolo indaga la valenza assunta dalla figura di Eva. La responsabilità di Eva in merito alla caduta, per essersi lasciata sedurre dal serpente, ha contribuito all’elaborazione di un’antropologia gerarchica e asimmetrica, in cui la donna è stata ritenuta secondaria, in quanto tratta dall’uomo, creata per ultima e a lui sottomessa, nonché creatura dannosa, debole per natura, scaltra e incline al peccato. In realtà, a prescindere dall’interpretazione negativa della donna, frutto di una visione androcentrica che ha pesato enormemente nella valutazione del ruolo femminile, Eva è un personaggio di grande portata, simbolo dell’essere umano alla ricerca di libertà e autonomia. Il nome di Eva è connesso con una radice fenicio-cananea, che può indicare sia qualcosa di vivo sia la vitalità. Non solo: il nome Eva sembra anche connesso con la dea della tradizione hurrita, Hebat o Hepat, la Dea Madre, diventata divinità predominante nel pantheon ittita attorno al 1250 a.C. Eva, e con essa la valutazione della donna di Gen 2-3, rivela uno sfondo in cui la figura femminile si ricollega a potenti dee o a dee Madri, a miti di saggezza e creazione, ad una maternità quale fonte di vita.
Dio, Eva e la creazione / Roberta Franchi. - In: GIORNALE DI BORDO. - ISSN 0436-0052. - STAMPA. - III serie, vol. 59:(2022), pp. 9-22.
Dio, Eva e la creazione
Roberta Franchi
2022
Abstract
Dopo aver preso in considerazione la creazione della donna secondo il dettato genesiaco, l’articolo indaga la valenza assunta dalla figura di Eva. La responsabilità di Eva in merito alla caduta, per essersi lasciata sedurre dal serpente, ha contribuito all’elaborazione di un’antropologia gerarchica e asimmetrica, in cui la donna è stata ritenuta secondaria, in quanto tratta dall’uomo, creata per ultima e a lui sottomessa, nonché creatura dannosa, debole per natura, scaltra e incline al peccato. In realtà, a prescindere dall’interpretazione negativa della donna, frutto di una visione androcentrica che ha pesato enormemente nella valutazione del ruolo femminile, Eva è un personaggio di grande portata, simbolo dell’essere umano alla ricerca di libertà e autonomia. Il nome di Eva è connesso con una radice fenicio-cananea, che può indicare sia qualcosa di vivo sia la vitalità. Non solo: il nome Eva sembra anche connesso con la dea della tradizione hurrita, Hebat o Hepat, la Dea Madre, diventata divinità predominante nel pantheon ittita attorno al 1250 a.C. Eva, e con essa la valutazione della donna di Gen 2-3, rivela uno sfondo in cui la figura femminile si ricollega a potenti dee o a dee Madri, a miti di saggezza e creazione, ad una maternità quale fonte di vita.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.