Conoscere un’architettura, ed in particolare un bene di interesse storico e culturale, risulta fondamentale per qualunque attività finalizzata alla conservazione del bene stesso e per poter pensare un qualsiasi intervento di progettazione, recupero, o una attività di valorizzazione ad esso pertinente. Conoscere e disegnare possono del resto presentasi come sinonimi nel momento in cui il disegno diventa il supporto attraverso il quale poter leggere e interpretare le diverse disposizioni dell’organismo architettonico, e l’attività dello studioso disegnatore, che riconosce e restituisce attraverso il segno grafico il valore dell’elemento analizzato, si concretizza proprio nell’atto del disegnare. L’analisi che prende in considerazione non soltanto lo spazio e il carattere, ma anche il tempo e le diverse vocazioni storiche dell’architettura, è condizionata dal sapere, dalla perizia del disegnatore ed anche dalla capacità che quest’ultimo possiede di orientare il proprio sguardo e la propria attenzione al fine di leggere e ordinare lo spazio sciogliendo in qualche modo la complessità del reale. Dobbiamo a tal fine considerare che gli strumenti che utilizziamo sono finalizzati, attraverso meccanismi specifici e spesso altamente sofisticati, ad una rappresentazione significativa che ri-presenta la realtà attraverso codici e secondo segni significanti utili alla modellazione mentale di una specifica realtà spaziale. Per questi motivi la conduzione di operazioni di rilevazione costituisce la base conoscitiva fondamentale per la documentazione dei complessi monumentali di interesse ambientale e paesaggistico. Tale base di dati forma inoltre il solido fondamento per la previsione degli eventuali interventi di conservazione e restauro, necessari soprattutto nel caso dell’edilizia storica. A tal fine rivestono particolare interesse le metodologie di rilevamento e telerilevamento1 che, integrate con le tradizionali tecniche di acquisizione delle misure possono, come nel caso di studio qui presentato e più in generale nella ricerca in corso per la documentazione di alcuni complessi eremitici della Toscana, costituire soluzioni ottimali per quanto attiene lo sviluppo delle procedure di presa dei dati per la documentazione di complessi oltremodo articolati, ubicati in particolari contesti ambientali e naturalistici.

L'esperienza di rilievo e documentazione dell'Abbazia di Vallombrosa / Sandro Parrinello. - STAMPA. - 1:(2011), pp. 16-31. (Intervento presentato al convegno Secondo Convegno Internazionale di Studi Architettura eremitica. Sistemi progettuali e paesaggi culturali. tenutosi a Vallombrosa, Reggello (Firenze) nel 24-25/09/2011).

L'esperienza di rilievo e documentazione dell'Abbazia di Vallombrosa

Sandro Parrinello
2011

Abstract

Conoscere un’architettura, ed in particolare un bene di interesse storico e culturale, risulta fondamentale per qualunque attività finalizzata alla conservazione del bene stesso e per poter pensare un qualsiasi intervento di progettazione, recupero, o una attività di valorizzazione ad esso pertinente. Conoscere e disegnare possono del resto presentasi come sinonimi nel momento in cui il disegno diventa il supporto attraverso il quale poter leggere e interpretare le diverse disposizioni dell’organismo architettonico, e l’attività dello studioso disegnatore, che riconosce e restituisce attraverso il segno grafico il valore dell’elemento analizzato, si concretizza proprio nell’atto del disegnare. L’analisi che prende in considerazione non soltanto lo spazio e il carattere, ma anche il tempo e le diverse vocazioni storiche dell’architettura, è condizionata dal sapere, dalla perizia del disegnatore ed anche dalla capacità che quest’ultimo possiede di orientare il proprio sguardo e la propria attenzione al fine di leggere e ordinare lo spazio sciogliendo in qualche modo la complessità del reale. Dobbiamo a tal fine considerare che gli strumenti che utilizziamo sono finalizzati, attraverso meccanismi specifici e spesso altamente sofisticati, ad una rappresentazione significativa che ri-presenta la realtà attraverso codici e secondo segni significanti utili alla modellazione mentale di una specifica realtà spaziale. Per questi motivi la conduzione di operazioni di rilevazione costituisce la base conoscitiva fondamentale per la documentazione dei complessi monumentali di interesse ambientale e paesaggistico. Tale base di dati forma inoltre il solido fondamento per la previsione degli eventuali interventi di conservazione e restauro, necessari soprattutto nel caso dell’edilizia storica. A tal fine rivestono particolare interesse le metodologie di rilevamento e telerilevamento1 che, integrate con le tradizionali tecniche di acquisizione delle misure possono, come nel caso di studio qui presentato e più in generale nella ricerca in corso per la documentazione di alcuni complessi eremitici della Toscana, costituire soluzioni ottimali per quanto attiene lo sviluppo delle procedure di presa dei dati per la documentazione di complessi oltremodo articolati, ubicati in particolari contesti ambientali e naturalistici.
2011
Atti del Secondo Convegno Internazionale di Studi Architettura eremitica. Sistemi progettuali e paesaggi culturali.
Secondo Convegno Internazionale di Studi Architettura eremitica. Sistemi progettuali e paesaggi culturali.
Vallombrosa, Reggello (Firenze)
24-25/09/2011
Sandro Parrinello
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