Lo spettro delle misure di prevenzione per i reati perseguiti dalla legge c.d. Codice rosso: un’alternativa alle misure cautelari?

Il legislatore ha approvato il testo della L. 19 luglio 2019, n. 69 (rubricata “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”) c.d. Codice rosso. Tra le numerose modifiche introdotte, la novella è intervenuta sul sistema delle misure di prevenzione. Nello specifico ha inserito gli indiziati del reato di cui all’art. 572 c.p. tra i destinatari dei provvedimenti di prevenzione e ha specificato le modalità per il loro controllo. Si tratta di un’indicazione chiara: gli indiziati di taluni reati sono valutabili come “socialmente pericolosi” e, pertanto, possibili destinatari delle misure di prevenzione, a prescindere dall’accertamento della responsabilità penale. Il ricorso alle misure di prevenzione mostra indubbiamente l’inadeguatezza delle misure cautelari per il contenimento di tali figure; tuttavia potrebbe consistere in una scelta efficace ma sproporzionata. The legislator approved the text of the law 19 July 2019, n. 69 (entitled “Amendments to the penal code, the criminal code and other legal provisions on the protection of victims of domestic and gender violence”) so-called Red Code. Amongst the numerous amendments introduced, the act has revisited the preventive measures system. In particular, it inserted the suspects of the crime indicated in art. 572 c.p. among the recipients of preventive measures and it specified the methods for their control. This is a clear indication: the suspects of certain crimes can be evaluated as “socially dangerous” and, therefore, possible recipients of prevention measures, regardless of the responsibility assessment. The use of preventive measures undoubtedly shows the inadequacy of the precautionary measures for containing these figures; however, it could consist of an effective but disproportionate choice.