Il contributo, muovendo da un inquadramento sistematico degli istituti di rilievo, si propone di riflettere sulle motivazioni riportate dalle Sezioni Unite, chiamate a dirimere il contrasto sulla rimozione delle confische di prevenzione dai presupposti incostituzionali. La scelta dei giudici è ricaduta sul rimedio della revocazione ex art. 28, comma 2, D.Lgs. n. 159 del 2011, rifiutando l'alternativa interpretazione che proponeva l'esperimento dell'incidente di esecuzione per raggiungere il medesimo fine. Il percorso logico argomentativo della sentenza necessariamente riflette su questioni pregiudiziali e possibili risvolti applicativi: la perimetrazione temporale di operatività delle norme, l'incidenza della sentenza costituzionale sul giudicato di prevenzione, l'esito dei provvedimenti fondati sul "doppio titolo", i limiti della cognizione del giudice adito. La pronuncia in esame è di interesse perché, oltre a costituire un probabile epilogo per la singola questione sul rimedio esperibile per vizio di costituzionalità dei presupposti, si presta ad essere un punto fermo verso la razionalizzazione di un sottosistema processuale ancora tremante. The contribution, starting from a systematic framework of the relevant institutes, aims to reflect on the reasons given by the United Sections, called to resolve the conflict on the removal of preventive confiscation judgement because of the assumptions that are unconstitutional. The choice of the judges has fallen on the remedy of revocation pursuant to art. 28, paragraph 2, of Legislative Decree no. 159 of 2011, rejecting the alternative interpretation that proposed the enforcement review to achieve the same goal. The logical argumentative path of the judgment necessarily reflects on prejudicial issues and possible implications: the temporal perimeter of the rules applicability, the impact of the constitutional judgment on the judgement of prevention, the outcome of the measures based on the "double title", the limits of the cognition of the court hearing the case. The ruling under examination is of interest because it could be a firm point towards the rationalization of a procedural subsystem that is still trembling.

Il "paradigma della prevenzione" e i presupposti incostituzionali della confisca: quale strumento processuale? / Giuseppe Mazza. - In: DIRITTO PENALE E PROCESSO. - ISSN 1591-5611. - STAMPA. - (2022), pp. 617-626.

Il "paradigma della prevenzione" e i presupposti incostituzionali della confisca: quale strumento processuale?

Giuseppe Mazza
2022

Abstract

Il contributo, muovendo da un inquadramento sistematico degli istituti di rilievo, si propone di riflettere sulle motivazioni riportate dalle Sezioni Unite, chiamate a dirimere il contrasto sulla rimozione delle confische di prevenzione dai presupposti incostituzionali. La scelta dei giudici è ricaduta sul rimedio della revocazione ex art. 28, comma 2, D.Lgs. n. 159 del 2011, rifiutando l'alternativa interpretazione che proponeva l'esperimento dell'incidente di esecuzione per raggiungere il medesimo fine. Il percorso logico argomentativo della sentenza necessariamente riflette su questioni pregiudiziali e possibili risvolti applicativi: la perimetrazione temporale di operatività delle norme, l'incidenza della sentenza costituzionale sul giudicato di prevenzione, l'esito dei provvedimenti fondati sul "doppio titolo", i limiti della cognizione del giudice adito. La pronuncia in esame è di interesse perché, oltre a costituire un probabile epilogo per la singola questione sul rimedio esperibile per vizio di costituzionalità dei presupposti, si presta ad essere un punto fermo verso la razionalizzazione di un sottosistema processuale ancora tremante. The contribution, starting from a systematic framework of the relevant institutes, aims to reflect on the reasons given by the United Sections, called to resolve the conflict on the removal of preventive confiscation judgement because of the assumptions that are unconstitutional. The choice of the judges has fallen on the remedy of revocation pursuant to art. 28, paragraph 2, of Legislative Decree no. 159 of 2011, rejecting the alternative interpretation that proposed the enforcement review to achieve the same goal. The logical argumentative path of the judgment necessarily reflects on prejudicial issues and possible implications: the temporal perimeter of the rules applicability, the impact of the constitutional judgment on the judgement of prevention, the outcome of the measures based on the "double title", the limits of the cognition of the court hearing the case. The ruling under examination is of interest because it could be a firm point towards the rationalization of a procedural subsystem that is still trembling.
2022
Giuseppe Mazza
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