Agli autoritratti obliqui, occultati e comunque dolenti di Michelangelo artista (dalla testa decollata di Oloferne nel pennacchio della Sistina, alla pelle di San Bartolomeo nel Giudizio Universale), rispondono, nella scrittura in versi, autoritratti non meno sconcertanti (come I’ ho già fatto un gozzo in questo stento e I’ sto rinchiuso come la midolla). Fatto sta che il poeta («Nemico di me stesso», Oimmè, oimmè, ch’i’ son tradito, v. 9) si rivela in forme “petrose” e grottesche, con una corporeità rattrappita e degradata, espressione d’una coscienza tragicamente inquieta e di un’amara scontrosità, anche ideologica e morale. In response to the hidden and painful self-portraits of Michelangelo the artist (from the decapitated head of Holofernes in the “pennacchio” of the Sistine Chapel, to the skin of St. Bartholomew in the Last Judgement) are no less disconcerting portraits written in verse (such as I’ ho già fatto un gozzo in questo stento and I’ sto rinchiuso come la midolla). In fact the poet («Enemy of myself», Oimmè, oimmè, ch’i’ son tradito, v. 9) reveals himself in “stony” and grotesque forms, with a shriveled and degraded corporeality, manifestation of a conscience tragically disturbed and of a bitter sullenness, perhaps even ideological and moral.
Michelangelo: autoritratti / Giulia Tellini. - In: STUDI ITALIANI. - ISSN 1121-0621. - STAMPA. - (2016), pp. 37-56.
Michelangelo: autoritratti
Giulia Tellini
2016
Abstract
Agli autoritratti obliqui, occultati e comunque dolenti di Michelangelo artista (dalla testa decollata di Oloferne nel pennacchio della Sistina, alla pelle di San Bartolomeo nel Giudizio Universale), rispondono, nella scrittura in versi, autoritratti non meno sconcertanti (come I’ ho già fatto un gozzo in questo stento e I’ sto rinchiuso come la midolla). Fatto sta che il poeta («Nemico di me stesso», Oimmè, oimmè, ch’i’ son tradito, v. 9) si rivela in forme “petrose” e grottesche, con una corporeità rattrappita e degradata, espressione d’una coscienza tragicamente inquieta e di un’amara scontrosità, anche ideologica e morale. In response to the hidden and painful self-portraits of Michelangelo the artist (from the decapitated head of Holofernes in the “pennacchio” of the Sistine Chapel, to the skin of St. Bartholomew in the Last Judgement) are no less disconcerting portraits written in verse (such as I’ ho già fatto un gozzo in questo stento and I’ sto rinchiuso come la midolla). In fact the poet («Enemy of myself», Oimmè, oimmè, ch’i’ son tradito, v. 9) reveals himself in “stony” and grotesque forms, with a shriveled and degraded corporeality, manifestation of a conscience tragically disturbed and of a bitter sullenness, perhaps even ideological and moral.File | Dimensione | Formato | |
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