Il benessere animale è da tempo entrato nel linguaggio giuridico. Oltre all’art. 13 TFUE che richiede di tenere conto degli animali “in quanto esseri senzienti”, l’espressione ritorna anche in diverse fonti derivate, sia di portata generale, sia di rilevanza settoriale, sia nella nuova PAC. Una relazione del Parlamento Europeo di febbraio 2022 bolla però l’attuale legislazione come datata, derogatoria, eccezionale e vaga, senza garanzie specifiche e livelli di tutela minimi garantiti. Anche per questo motivo, e nel contesto della strategia sulla sostenibilità, dal 2017 sono stati pubblicati diversi atti di soft law, culminati nella strategia “from farm to fork” e nell’impegno riformatore ivi assunto dalla Commissione. Sorgono così nuove questioni e interrogativi. Nel dipanarsi tra interessi riconducibili al diritto alimentare e ambientale, il benessere animale sembra condizionare il funzionamento della filiera, incidendo sempre di più sulle regole di produzione primaria. Rileva poi una qualità, legata al processo produttivo e fondata su basi scientifiche, che possa essere percepita, senza dare spazio a pratiche sleali. Si richiedono dunque certezze, che l’attuale situazione normativa non sempre presenta e la cui assenza nel mercato globale potrebbe causare distorsioni, aprire i confini a importazioni di dubbia provenienza e confondere il consumatore, così rischiando di compromettere quegli obiettivi collettivi cui il benessere animale contribuisce. Animal welfare has been introduced for some time in the legal language. In addition to the art. 13 TFEU, which requires to consider the animals as “sentient beings”, the following expression also returns in various European legal sources, both of general application, sector regulation, and in the new CAP. However, a report by the European Parliament in February 2022 stigmatized the current legislation as outdated, waiver-clause, exceptional and vague, without specific guarantees and minimum warranty protection standards. Also, for this reason, in the context of the EU sustainable development strategy, since 2017 several soft law acts have been published, culminating in the From farm to fork strategy, where the Commission undertook a reforming commitment. Thus, new issues and challenges arise. Sorting out between the food and environmental law interests, animal welfare seems to influence the supply chain functioning, increasing her impact on the primary production rules. It also suggest a quality linked to the production process and built on scientific bases, which can be perceived by consumers, without giving room to unfair practices. Therefore, certainties are needed. The current regulatory situation does not always bring forward certainties, and its absence in the global market could cause distortions, open the borders to imports of dubious origin and confuse the consumer, thus risking to compromise those common goals to which animal welfare contributes.
Il benessere animale nel quadro delle fonti internazionali ed europee: una nozione dal contenuto complesso / Mario mauro. - In: DIRITTO AGROALIMENTARE. - ISSN 2499-7463. - STAMPA. - (2023), pp. 99-136.
Il benessere animale nel quadro delle fonti internazionali ed europee: una nozione dal contenuto complesso
Mario mauro
2023
Abstract
Il benessere animale è da tempo entrato nel linguaggio giuridico. Oltre all’art. 13 TFUE che richiede di tenere conto degli animali “in quanto esseri senzienti”, l’espressione ritorna anche in diverse fonti derivate, sia di portata generale, sia di rilevanza settoriale, sia nella nuova PAC. Una relazione del Parlamento Europeo di febbraio 2022 bolla però l’attuale legislazione come datata, derogatoria, eccezionale e vaga, senza garanzie specifiche e livelli di tutela minimi garantiti. Anche per questo motivo, e nel contesto della strategia sulla sostenibilità, dal 2017 sono stati pubblicati diversi atti di soft law, culminati nella strategia “from farm to fork” e nell’impegno riformatore ivi assunto dalla Commissione. Sorgono così nuove questioni e interrogativi. Nel dipanarsi tra interessi riconducibili al diritto alimentare e ambientale, il benessere animale sembra condizionare il funzionamento della filiera, incidendo sempre di più sulle regole di produzione primaria. Rileva poi una qualità, legata al processo produttivo e fondata su basi scientifiche, che possa essere percepita, senza dare spazio a pratiche sleali. Si richiedono dunque certezze, che l’attuale situazione normativa non sempre presenta e la cui assenza nel mercato globale potrebbe causare distorsioni, aprire i confini a importazioni di dubbia provenienza e confondere il consumatore, così rischiando di compromettere quegli obiettivi collettivi cui il benessere animale contribuisce. Animal welfare has been introduced for some time in the legal language. In addition to the art. 13 TFEU, which requires to consider the animals as “sentient beings”, the following expression also returns in various European legal sources, both of general application, sector regulation, and in the new CAP. However, a report by the European Parliament in February 2022 stigmatized the current legislation as outdated, waiver-clause, exceptional and vague, without specific guarantees and minimum warranty protection standards. Also, for this reason, in the context of the EU sustainable development strategy, since 2017 several soft law acts have been published, culminating in the From farm to fork strategy, where the Commission undertook a reforming commitment. Thus, new issues and challenges arise. Sorting out between the food and environmental law interests, animal welfare seems to influence the supply chain functioning, increasing her impact on the primary production rules. It also suggest a quality linked to the production process and built on scientific bases, which can be perceived by consumers, without giving room to unfair practices. Therefore, certainties are needed. The current regulatory situation does not always bring forward certainties, and its absence in the global market could cause distortions, open the borders to imports of dubious origin and confuse the consumer, thus risking to compromise those common goals to which animal welfare contributes.File | Dimensione | Formato | |
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