Il saggio prende le mosse da una analisi della fenomenologia giuridica delle cosiddette nuove tecnologie “sociali”, ovvero quei sistemi di intelligenza artificiale utilizzati per prendere decisioni rilevanti nella sfera giuridica personale. E’ oggi sempre più frequente l’uso di tecnologie decisionali che, sebbene pensate come mero supporto della decisione, tendono, nel tempo, a catturare la libertà dei soggetti. Il problema principale di questi ausili decisionali automatizzati è che essi – in alcuni casi – utilizzano algoritmi predittivi basati sulla correlazione statistica anziché sulla causazione, rendendo così la comunicazione delle motivazioni di tali algoritmi, incomprensibile. Si pone, dunque, un rilevante problema di costituzionalità per le decisioni adottate utilizzando un tale linguaggio non comprensibile, in particolare sotto il profilo della tutela dei diritti costituzionali potenzialmente lesi. Dopo aver esaminato alcuni casi paradigmatici derivanti dalla giurisprudenza amministrativa e lavoristica, il saggio propone alcune riflessioni sulla tutela costituzionale dei diritti e il linguaggio della tecnologia, muovendo da una interpretazione ut magis valeat dell’ art. 24 Cost., inteso come il diritto costituzionale ad una tecnologia “ragionevole”. The essay moves from an analysis of the legal phenomenology of new so-called "social" technologies, i.e. those AI systems used to make relevant decisions in the personal legal sphere. Today decision-making technologies are increasingly utilized; although they are conceived as a mere decision support, they tend, over time, to capture the freedom of the subjects. The main problem with these automated decision-making tools is that - in some cases - they use predictive algorithms based on statistical correlation rather than causation, thus making the communication of the motivations of such algorithms, incomprehensible. Therefore, a serious problem of constitutionality arises from the decisions adopted using such incomprehensible language, in particular in the perspective of constitutional rights’ protection. After having examined the lessons learned from some paradigmatic cases deriving from administrative law and labor law jurisprudence, the essay suggests some reflections on the constitutional protection of rights and the language of technology, starting from an expansive interpretation of art. 24 Cost., understood as the constitutional right to a "reasonable" technology.

Il linguaggio dell'intelligenza artificiale e la tutela costituzionale dei diritti / Andrea Simoncini. - In: RIVISTA AIC. - ISSN 2039-8298. - ELETTRONICO. - (2023), pp. 1-38.

Il linguaggio dell'intelligenza artificiale e la tutela costituzionale dei diritti

Andrea Simoncini
2023

Abstract

Il saggio prende le mosse da una analisi della fenomenologia giuridica delle cosiddette nuove tecnologie “sociali”, ovvero quei sistemi di intelligenza artificiale utilizzati per prendere decisioni rilevanti nella sfera giuridica personale. E’ oggi sempre più frequente l’uso di tecnologie decisionali che, sebbene pensate come mero supporto della decisione, tendono, nel tempo, a catturare la libertà dei soggetti. Il problema principale di questi ausili decisionali automatizzati è che essi – in alcuni casi – utilizzano algoritmi predittivi basati sulla correlazione statistica anziché sulla causazione, rendendo così la comunicazione delle motivazioni di tali algoritmi, incomprensibile. Si pone, dunque, un rilevante problema di costituzionalità per le decisioni adottate utilizzando un tale linguaggio non comprensibile, in particolare sotto il profilo della tutela dei diritti costituzionali potenzialmente lesi. Dopo aver esaminato alcuni casi paradigmatici derivanti dalla giurisprudenza amministrativa e lavoristica, il saggio propone alcune riflessioni sulla tutela costituzionale dei diritti e il linguaggio della tecnologia, muovendo da una interpretazione ut magis valeat dell’ art. 24 Cost., inteso come il diritto costituzionale ad una tecnologia “ragionevole”. The essay moves from an analysis of the legal phenomenology of new so-called "social" technologies, i.e. those AI systems used to make relevant decisions in the personal legal sphere. Today decision-making technologies are increasingly utilized; although they are conceived as a mere decision support, they tend, over time, to capture the freedom of the subjects. The main problem with these automated decision-making tools is that - in some cases - they use predictive algorithms based on statistical correlation rather than causation, thus making the communication of the motivations of such algorithms, incomprehensible. Therefore, a serious problem of constitutionality arises from the decisions adopted using such incomprehensible language, in particular in the perspective of constitutional rights’ protection. After having examined the lessons learned from some paradigmatic cases deriving from administrative law and labor law jurisprudence, the essay suggests some reflections on the constitutional protection of rights and the language of technology, starting from an expansive interpretation of art. 24 Cost., understood as the constitutional right to a "reasonable" technology.
2023
1
38
Goal 16: Peace, justice and strong institutions
Andrea Simoncini
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