Sull’architettura che deriva da un pensiero religioso alla base di un ordine o di una congregazione grava l’importante compito di essere portatrice di un significato immateriale, e, pertanto, di riuscire a renderlo concreto. Per fare ciò, l’architettura si pone al servizio della liturgia che vi viene celebrata, trasfigurando lo spazio fisico in funzione di quello spirituale. Il rapporto interdipendente che lega lo spazio liturgico a quello architettonico risulta perciò essere particolarmente importante da analizzare, racchiudendo in sé la chiave per comprendere la doppia natura che abita un’architettura cultuale. Il presente contributo vuole esplorare tale relazione tra le due realtà, materiale e immateriale, per potersi interrogare sul peso che acquista l’azione di restauro quando deve agire contemporaneamente sia sulla forma che sul contenuto. Pertanto, in questa sede vorremmo porre sul tavolo del dibattito il caso studio della Basilica di San Benedetto a Norcia, gravemente danneggiata a seguito del terremoto avvenuto nel 2016 e sulla cui modalità di ricostruzione si sono schierate diverse opinioni, ripercorrendone la storia e l’evoluzione, e approfondendo, partendo proprio dal Santo a cui è dedicata, i principi fondativi di un intero ordine religioso: quello benedettino.
Significato e significante nell’opera di restauro. Il caso della Basilica di San Benedetto a Norcia / Marta Zerbini. - ELETTRONICO. - (2023), pp. 251-262. (Intervento presentato al convegno Rappresentazione, Architettura e Storia. La diffusione degli ordini religiosi nei paesi del Mediterraneo tra Medioevo ed Età Moderna nel 10-11 maggio 2021) [10.13133/9788893772679].
Significato e significante nell’opera di restauro. Il caso della Basilica di San Benedetto a Norcia
Marta Zerbini
2023
Abstract
Sull’architettura che deriva da un pensiero religioso alla base di un ordine o di una congregazione grava l’importante compito di essere portatrice di un significato immateriale, e, pertanto, di riuscire a renderlo concreto. Per fare ciò, l’architettura si pone al servizio della liturgia che vi viene celebrata, trasfigurando lo spazio fisico in funzione di quello spirituale. Il rapporto interdipendente che lega lo spazio liturgico a quello architettonico risulta perciò essere particolarmente importante da analizzare, racchiudendo in sé la chiave per comprendere la doppia natura che abita un’architettura cultuale. Il presente contributo vuole esplorare tale relazione tra le due realtà, materiale e immateriale, per potersi interrogare sul peso che acquista l’azione di restauro quando deve agire contemporaneamente sia sulla forma che sul contenuto. Pertanto, in questa sede vorremmo porre sul tavolo del dibattito il caso studio della Basilica di San Benedetto a Norcia, gravemente danneggiata a seguito del terremoto avvenuto nel 2016 e sulla cui modalità di ricostruzione si sono schierate diverse opinioni, ripercorrendone la storia e l’evoluzione, e approfondendo, partendo proprio dal Santo a cui è dedicata, i principi fondativi di un intero ordine religioso: quello benedettino.File | Dimensione | Formato | |
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