La Toscana di fine ‘700 fu teatro di significative innovazioni in svariati ambiti, tra i quali quello dell’educazione e istruzione femminile ad opera dei conservatori, che, in osservanza delle direttive emanate dal Granduca Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena (motuproprio 21 marzo 1785 e “Regolamento generale per i nuovi conservatori” 6 settembre 1785, le principali), dovettero apportare consistenti adeguamenti anche dei propri locali. Lo studio ha per oggetto la ristrutturazione del monastero di Santa Maria degli Angiolini di Firenze (di seguito SMA) effettuata in occasione della sua trasformazione in conservatorio nel 1785. Da allora e sino al 1794 tale complesso fu sede di un cantiere edilizio - denominato nelle carte d’archivio ‘fabbrica’ - che operò sia modifiche strutturali, sia interventi conservativi e restauri dei beni di interesse culturale ivi custoditi. Questa fase costruttiva settecentesca non è stata oggetto sinora di specifici studi architettonici e storico-artistici, mentre lo sono stati il complesso edilizio e le sue importanti decorazioni, entrambi risalenti al ‘500 e al ‘600. L'obiettivo è quello di inquadrare in un'ottica multidisciplinare la fabbrica di SMA fra il 1785 e il 1794. Si tratta di un oggetto d'indagine connotato dalla forte interconnessione di fenomeni diversi, i quali hanno stimolato un percorso interdisciplinare di ricerca allo scopo di pervenire ad un unitario "sistema dei saperi" (Servalli, 2007, p. 60). Infatti, solo l'intreccio di studi storici, architettonici e contabili può restituire una visione più esauriente del processo di rinnovamento del monastero, del rifacimento del campanile e del restauro dell'organo, per citare gli interventi più rilevanti. Esemplificativamente i mutamenti politici, sociali, culturali, religiosi ed economici, legati soprattutto alla diffusione del pensiero illuminista (Guerci, 2006; Mascilli Migliorini, 1999; Valsecchi, 1959) influirono fra l'altro sulle decisioni attinenti alla fabbrica di SMA condizionandone la realizzazione (Meyer, Rowan, 1977). Ad adiuvandum, la trasformazione in conservatorio ha avuto non solo i desiderati effetti sociali, pedagogici e formativi, ma ha anche interessato vari aspetti urbanistici, architettonici ed artistici: l’impianto edilizio di fondazione cinquecentesca, pur conservando in massima parte la sua integrità, fu ampliato e aggiornato nella veste architettonica per renderlo idoneo all’accoglienza delle giovani educande e fu oggetto di interventi conservativi e di restauri del patrimonio storico-artistico custodito. Le opere realizzate sono documentate da rari registri contabili ed extra-contabili che consentono di indagare un campo di osservazione ancora inesplorato, ovvero di esaminare la progettualità tecnica e la fattibilità finanziaria degli interventi programmati, l’esecuzione dei lavori e la loro verifica. Considerando che il sistema informativo svolge una indispensabile funzione strumentale nei confronti di quello decisionale e di quello di controllo della gestione, è sorto un primo quesito a cui si è inteso fornire risposta in questa sede sul ruolo della contabilità di cantiere a supporto del processo di progettazione, gestione e controllo della fabbrica di SMA. Assumendo, inoltre, che gli accadimenti legati alla suddetta fabbrica siano effetto di differenti agenti che congiuntamente ne hanno influenzato l'attuazione, questo contributo si pone l’obiettivo di rispondere ad una seconda domanda di ricerca circa l'applicabilità degli enunciati della nuova teoria istituzionale alla vicenda costruttiva in oggetto e l'individuazione di fonti di pressione coercitiva, mimetica e normativa. Dopo aver brevemente descritto le caratteristiche dell'ambiente di riferimento e quelle dei conservatori in generale e di SMA in particolare, il lavoro fornisce alcune risposte ai due suddetti interrogativi, evidenziando il peculiare supporto del sistema delle rilevazioni alla ricostruzione storica delle vicende aziendali ed alimentando il dibattito scientifico nazionale e internazionale nel campo degli studi storici di contabilità.

Santa Maria degli Angiolini di Firenze: analisi multidisciplinare della fabbrica del nuovo Conservatorio e Educatorio / Vannini Ilaria Elisa; Sibilio Barbara. - In: RIVISTA ITALIANA DI RAGIONERIA E DI ECONOMIA AZIENDALE. - ISSN 1593-9154. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 0-0. (Intervento presentato al convegno Storia della Ragioneria e Arti tenutosi a Torino nel 22-23 novembre 2018).

Santa Maria degli Angiolini di Firenze: analisi multidisciplinare della fabbrica del nuovo Conservatorio e Educatorio

Vannini Ilaria Elisa;Sibilio Barbara
2018

Abstract

La Toscana di fine ‘700 fu teatro di significative innovazioni in svariati ambiti, tra i quali quello dell’educazione e istruzione femminile ad opera dei conservatori, che, in osservanza delle direttive emanate dal Granduca Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena (motuproprio 21 marzo 1785 e “Regolamento generale per i nuovi conservatori” 6 settembre 1785, le principali), dovettero apportare consistenti adeguamenti anche dei propri locali. Lo studio ha per oggetto la ristrutturazione del monastero di Santa Maria degli Angiolini di Firenze (di seguito SMA) effettuata in occasione della sua trasformazione in conservatorio nel 1785. Da allora e sino al 1794 tale complesso fu sede di un cantiere edilizio - denominato nelle carte d’archivio ‘fabbrica’ - che operò sia modifiche strutturali, sia interventi conservativi e restauri dei beni di interesse culturale ivi custoditi. Questa fase costruttiva settecentesca non è stata oggetto sinora di specifici studi architettonici e storico-artistici, mentre lo sono stati il complesso edilizio e le sue importanti decorazioni, entrambi risalenti al ‘500 e al ‘600. L'obiettivo è quello di inquadrare in un'ottica multidisciplinare la fabbrica di SMA fra il 1785 e il 1794. Si tratta di un oggetto d'indagine connotato dalla forte interconnessione di fenomeni diversi, i quali hanno stimolato un percorso interdisciplinare di ricerca allo scopo di pervenire ad un unitario "sistema dei saperi" (Servalli, 2007, p. 60). Infatti, solo l'intreccio di studi storici, architettonici e contabili può restituire una visione più esauriente del processo di rinnovamento del monastero, del rifacimento del campanile e del restauro dell'organo, per citare gli interventi più rilevanti. Esemplificativamente i mutamenti politici, sociali, culturali, religiosi ed economici, legati soprattutto alla diffusione del pensiero illuminista (Guerci, 2006; Mascilli Migliorini, 1999; Valsecchi, 1959) influirono fra l'altro sulle decisioni attinenti alla fabbrica di SMA condizionandone la realizzazione (Meyer, Rowan, 1977). Ad adiuvandum, la trasformazione in conservatorio ha avuto non solo i desiderati effetti sociali, pedagogici e formativi, ma ha anche interessato vari aspetti urbanistici, architettonici ed artistici: l’impianto edilizio di fondazione cinquecentesca, pur conservando in massima parte la sua integrità, fu ampliato e aggiornato nella veste architettonica per renderlo idoneo all’accoglienza delle giovani educande e fu oggetto di interventi conservativi e di restauri del patrimonio storico-artistico custodito. Le opere realizzate sono documentate da rari registri contabili ed extra-contabili che consentono di indagare un campo di osservazione ancora inesplorato, ovvero di esaminare la progettualità tecnica e la fattibilità finanziaria degli interventi programmati, l’esecuzione dei lavori e la loro verifica. Considerando che il sistema informativo svolge una indispensabile funzione strumentale nei confronti di quello decisionale e di quello di controllo della gestione, è sorto un primo quesito a cui si è inteso fornire risposta in questa sede sul ruolo della contabilità di cantiere a supporto del processo di progettazione, gestione e controllo della fabbrica di SMA. Assumendo, inoltre, che gli accadimenti legati alla suddetta fabbrica siano effetto di differenti agenti che congiuntamente ne hanno influenzato l'attuazione, questo contributo si pone l’obiettivo di rispondere ad una seconda domanda di ricerca circa l'applicabilità degli enunciati della nuova teoria istituzionale alla vicenda costruttiva in oggetto e l'individuazione di fonti di pressione coercitiva, mimetica e normativa. Dopo aver brevemente descritto le caratteristiche dell'ambiente di riferimento e quelle dei conservatori in generale e di SMA in particolare, il lavoro fornisce alcune risposte ai due suddetti interrogativi, evidenziando il peculiare supporto del sistema delle rilevazioni alla ricostruzione storica delle vicende aziendali ed alimentando il dibattito scientifico nazionale e internazionale nel campo degli studi storici di contabilità.
2018
Atti del XIV Convegno Nazionale della Società Italiana di Storia della Ragioneria “Storia della Ragioneria e Arti”
Storia della Ragioneria e Arti
Torino
22-23 novembre 2018
Vannini Ilaria Elisa; Sibilio Barbara
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1314360
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