C'era una volta un paese lontano, talmente lontano da essere vicino (poiché non esiste lontano senza vicino, nei cuori che rimangono bambini). Era un paese così grande da essere minuscolo (non esiste grande senza piccolo, e non esiste nessun grande che non sia stato piccolo, una volta...). Questo paese, chiamato Forgetmenot (Non ti scordar di me) stava tutto nella più piccola delle gocce e si estendeva oltre il cielo. Era ricoperto di foreste, di valli incantate e di lande desolate. Era circondato dal mare, vezzeggiato dalle stelle. Non c'erano strade, in quel paese, ma solo sentieri nascosti nell'ombra, o lunghe praterie assolate. Nel cuore di questo paese c'era un castello, il castello della Regina "Cuordighiaccio". Nessuno sapeva quanti anni avesse. Di certo si sapeva solo ciò che si poteva vedere: tutti voi sapete, cari amici, che "non si vede bene che col cuore, e l'essenziale è invisibile agli occhi". E sapete dunque che prima di giudicare una persona, o una cosa, bisognerebbe osservare nel profondo ciò che stiamo guardando, con attenzione, curiosità e rispetto.

La regina Cuordighiaccio / Ravaldi, Claudia. - STAMPA. - (2012), p. 40.

La regina Cuordighiaccio

Ravaldi, Claudia
2012

Abstract

C'era una volta un paese lontano, talmente lontano da essere vicino (poiché non esiste lontano senza vicino, nei cuori che rimangono bambini). Era un paese così grande da essere minuscolo (non esiste grande senza piccolo, e non esiste nessun grande che non sia stato piccolo, una volta...). Questo paese, chiamato Forgetmenot (Non ti scordar di me) stava tutto nella più piccola delle gocce e si estendeva oltre il cielo. Era ricoperto di foreste, di valli incantate e di lande desolate. Era circondato dal mare, vezzeggiato dalle stelle. Non c'erano strade, in quel paese, ma solo sentieri nascosti nell'ombra, o lunghe praterie assolate. Nel cuore di questo paese c'era un castello, il castello della Regina "Cuordighiaccio". Nessuno sapeva quanti anni avesse. Di certo si sapeva solo ciò che si poteva vedere: tutti voi sapete, cari amici, che "non si vede bene che col cuore, e l'essenziale è invisibile agli occhi". E sapete dunque che prima di giudicare una persona, o una cosa, bisognerebbe osservare nel profondo ciò che stiamo guardando, con attenzione, curiosità e rispetto.
2012
Iperedizioni
Ravaldi, Claudia
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