La Suprema Corte ha introdotto di recente importanti novità nell’alveo della tutela autorale del soft- ware. In particolare, per valutare l’intercambiabilità e la contraffazione di un programma per elabo- ratore, è stato utilizzato il criterio del cuore (o della struttura di base) del software. Alla luce dei re- centi orientamenti giurisprudenziali si può notare che l’ordinamento si è mostrato molto sensibile verso i titolari di un software originario e poco indulgente verso gli sviluppatori di software derivati “poco originali”. Il corollario di quanto precede è un nuovo scenario giuridico: il criterio del cuore del software sembra aver introdotto una vera e propria rivoluzione copernicana nell’ambito della tutela autorale dei programmi per elaboratore. D’ora in poi, per sviluppare un software derivato sa- rà necessario modificare e migliorare la struttura di base di un software già esistente in maniera si- gnificativa (e originale) e non minima o marginale. Viceversa, la commercializzazione o la produzio- ne (non autorizzata) di un programma per elaboratore con modifiche minime o marginali rispetto ad un software originario può, con molta probabilità, essere ritenuta contraffazione e/o plagio di un software già esistente. Inoltre, vi è da notare che l’adozione del nuovo criterio del cuore del software avrà dei risvolti anche nel mercato. La relazione osmotica diritto/mercato (o mercato/dirit- to) implica che alle novità giuridiche (positive o negative) seguono effetti (positivi o negativi) anche nel settore economico. Prevedere l’andamento del mercato nel settore del software (a seguito del- le dinamiche evolutive giurisprudenziali) è molto difficile. Tuttavia è possibile sostenere che un orientamento giurisprudenziale “protettivo” non sempre si traduce in una dinamica di mercato ne- gativa ed anzi nel settore di cui trattasi, paradossalmente, è possibile sostenere il contrario. È pos- sibile infatti che l’ampia tutela accordata ai titolari di un software generi esternalità positive (e si traduca in uno stimolo per l’innovazione) e benefici per il mercato.

Profili evolutivi della tutela del software / Dario Mastrelia. - In: IL DIRITTO INDUSTRIALE. - ISSN 1720-4453. - STAMPA. - (2015), pp. 259-268.

Profili evolutivi della tutela del software

Dario Mastrelia
2015

Abstract

La Suprema Corte ha introdotto di recente importanti novità nell’alveo della tutela autorale del soft- ware. In particolare, per valutare l’intercambiabilità e la contraffazione di un programma per elabo- ratore, è stato utilizzato il criterio del cuore (o della struttura di base) del software. Alla luce dei re- centi orientamenti giurisprudenziali si può notare che l’ordinamento si è mostrato molto sensibile verso i titolari di un software originario e poco indulgente verso gli sviluppatori di software derivati “poco originali”. Il corollario di quanto precede è un nuovo scenario giuridico: il criterio del cuore del software sembra aver introdotto una vera e propria rivoluzione copernicana nell’ambito della tutela autorale dei programmi per elaboratore. D’ora in poi, per sviluppare un software derivato sa- rà necessario modificare e migliorare la struttura di base di un software già esistente in maniera si- gnificativa (e originale) e non minima o marginale. Viceversa, la commercializzazione o la produzio- ne (non autorizzata) di un programma per elaboratore con modifiche minime o marginali rispetto ad un software originario può, con molta probabilità, essere ritenuta contraffazione e/o plagio di un software già esistente. Inoltre, vi è da notare che l’adozione del nuovo criterio del cuore del software avrà dei risvolti anche nel mercato. La relazione osmotica diritto/mercato (o mercato/dirit- to) implica che alle novità giuridiche (positive o negative) seguono effetti (positivi o negativi) anche nel settore economico. Prevedere l’andamento del mercato nel settore del software (a seguito del- le dinamiche evolutive giurisprudenziali) è molto difficile. Tuttavia è possibile sostenere che un orientamento giurisprudenziale “protettivo” non sempre si traduce in una dinamica di mercato ne- gativa ed anzi nel settore di cui trattasi, paradossalmente, è possibile sostenere il contrario. È pos- sibile infatti che l’ampia tutela accordata ai titolari di un software generi esternalità positive (e si traduca in uno stimolo per l’innovazione) e benefici per il mercato.
2015
Dario Mastrelia
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