Introduzione: La timidezza è stata concettualizzata come la tendenza a provare ansia e a mostrare comportamenti inibiti nelle situazioni sociali (Cheek et al., 1990). Questa condizione rappresenta un fattore di rischio significativo per il benessere personale soprattutto durante l'adolescenza (Asendorpf, 2000; Karevold et al.,2011). Gli individui timidi, infatti, rispetto a quelli non-timidi, hanno maggiori problemi nell'esprimere le loro opinioni, tendono a dubitare delle proprie capacità, hanno minore stima in sé stessi e nella loro autoefficacia (Findlay et al., 2009). Le ricerche finora condotte hanno verificato che alcuni aspetti del contesto familiare, come la qualità dello stile genitoriale, giocano un ruolo rilevante nel moderare la relazione tra timidezza e benessere, sia nell'infanzia (Miller, 2012) che nell'adolescenza (Tani et al., 2014). Tuttavia ancora poco si sa del ruolo che la qualità dell'attaccamento ai genitori può svolgere come fattore di rischio ovvero di protezione nel moderare gli esiti disadattivi della timidezza durante l'adolescenza. Scopo principale di questo lavoro è quello di analizzare il ruolo di moderazione che l'attaccamento sicuro ai genitori può giocare nella relazione tra timidezza e sentimenti di autoefficacia. Metodo: La ricerca si è svolta su un campione totale di 398 adolescenti di età compresa tra 13 e 16 anni (M = 14,50; DS = 0,73). Per rilevare la timidezza è stata utilizzata la versione italiana della Revised Cheek e Buss Shyness Scale (Ponti & Tani, 2009). Per rilevare i sentimenti di autoefficacia dei soggetti è stata utilizzata la Scala di Autoefficacia sociale percepita (Caprara, 2001). Per rilevare la sicurezza nel legame di attaccamento ad entrambi i genitori è stata impiegata la versione italiana dell' Inventory of Parent and Peer Attachment (IPPA, Guarnieri et al., 2010), nelle due forme parallele per madre e padre. Per esplorare l'influenza moderatrice del legame di attaccamento ai genitori sulla relazione tra timidezza e autoefficacia, sono state condotte due analisi di regressione gerarchica, separatamente per madri e padri. Risultati: I risultati hanno mostrato un effetto di interazione significativo tra timidezza e attaccamento sicuro alla madre (β = .12, p = .005). In particolare, livelli elevati di attaccamento sicuro alla madre tendono a ridurre significativamente la relazione fra timidezza ed autoefficacia. Al contrario, non è emerso alcun effetto d’interazione significativo tra la timidezza e qualità del legame di attaccamento al padre (β = 0,05, p = 0,210). Conclusioni: In linea con quanto emerso nell’indagine precedente, i nostri risultati confermano che il contesto familiare gioca un ruolo rilevante sul benessere dei timidi (Tani et al., 2014). In particolare, l'attaccamento sicuro alla madre si configura come un fattore protettivo importante in grado di ridurre gli esiti negativi della timidezza sul sentimento di autoefficacia, in un periodo di sviluppo critico come l'adolescenza.
TIMIDEZZA E SENTIMENTO DI AUTOEFFICACIA: IL RUOLO DEL LEGAME DI ATTACCAMENTO AI GENITORI / Franca Tani, Simon Ghinassi. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 0-0. (Intervento presentato al convegno XXXI Congresso Nazionale AIP - Sezione di psicologia dello sviluppo e dell’educazione tenutosi a Torino nel 17-19 Settembre).
TIMIDEZZA E SENTIMENTO DI AUTOEFFICACIA: IL RUOLO DEL LEGAME DI ATTACCAMENTO AI GENITORI
Franca Tani;Simon Ghinassi
2018
Abstract
Introduzione: La timidezza è stata concettualizzata come la tendenza a provare ansia e a mostrare comportamenti inibiti nelle situazioni sociali (Cheek et al., 1990). Questa condizione rappresenta un fattore di rischio significativo per il benessere personale soprattutto durante l'adolescenza (Asendorpf, 2000; Karevold et al.,2011). Gli individui timidi, infatti, rispetto a quelli non-timidi, hanno maggiori problemi nell'esprimere le loro opinioni, tendono a dubitare delle proprie capacità, hanno minore stima in sé stessi e nella loro autoefficacia (Findlay et al., 2009). Le ricerche finora condotte hanno verificato che alcuni aspetti del contesto familiare, come la qualità dello stile genitoriale, giocano un ruolo rilevante nel moderare la relazione tra timidezza e benessere, sia nell'infanzia (Miller, 2012) che nell'adolescenza (Tani et al., 2014). Tuttavia ancora poco si sa del ruolo che la qualità dell'attaccamento ai genitori può svolgere come fattore di rischio ovvero di protezione nel moderare gli esiti disadattivi della timidezza durante l'adolescenza. Scopo principale di questo lavoro è quello di analizzare il ruolo di moderazione che l'attaccamento sicuro ai genitori può giocare nella relazione tra timidezza e sentimenti di autoefficacia. Metodo: La ricerca si è svolta su un campione totale di 398 adolescenti di età compresa tra 13 e 16 anni (M = 14,50; DS = 0,73). Per rilevare la timidezza è stata utilizzata la versione italiana della Revised Cheek e Buss Shyness Scale (Ponti & Tani, 2009). Per rilevare i sentimenti di autoefficacia dei soggetti è stata utilizzata la Scala di Autoefficacia sociale percepita (Caprara, 2001). Per rilevare la sicurezza nel legame di attaccamento ad entrambi i genitori è stata impiegata la versione italiana dell' Inventory of Parent and Peer Attachment (IPPA, Guarnieri et al., 2010), nelle due forme parallele per madre e padre. Per esplorare l'influenza moderatrice del legame di attaccamento ai genitori sulla relazione tra timidezza e autoefficacia, sono state condotte due analisi di regressione gerarchica, separatamente per madri e padri. Risultati: I risultati hanno mostrato un effetto di interazione significativo tra timidezza e attaccamento sicuro alla madre (β = .12, p = .005). In particolare, livelli elevati di attaccamento sicuro alla madre tendono a ridurre significativamente la relazione fra timidezza ed autoefficacia. Al contrario, non è emerso alcun effetto d’interazione significativo tra la timidezza e qualità del legame di attaccamento al padre (β = 0,05, p = 0,210). Conclusioni: In linea con quanto emerso nell’indagine precedente, i nostri risultati confermano che il contesto familiare gioca un ruolo rilevante sul benessere dei timidi (Tani et al., 2014). In particolare, l'attaccamento sicuro alla madre si configura come un fattore protettivo importante in grado di ridurre gli esiti negativi della timidezza sul sentimento di autoefficacia, in un periodo di sviluppo critico come l'adolescenza.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.