L’invito della XXIV Conferenza Nazionale della Società Italiana degli Urbanisti a prendere atto che siamo di fronte a un cambiamento d’epoca, alla perdita di punti di riferimento e alla conseguente necessità di riconsiderare il sistema di valori e di princìpi su cui l’urbanistica fonda le sue competenze e con cui le applica è qui declinato a partire dai vecchi e nuovi valori fatti propri da questa disciplina e sulla loro crisi in presenza di obiettivi e regole del gioco più forti e spesso contrastanti. Questo ben si sposa con l’urgenza di agire radicalmente, come dai rapporti sempre più allarmanti del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite e dell’appello accorato del segretario generale Guterres. Prendendo in prestito da Donella Meadows i concetti di “effetto leva” e di iceberg sistemico, sono qui ricercati i punti di leva che più efficacemente potrebbero aiutare a rispondere l’invito di cui sopra. Se, come visto, valori come equità, dignità, etcetera sono messi a repentaglio da priorità diverse, può aver senso agire a un livello più alto che chiama in causa le teorie del valore. Con un breve excursus storico sui valori d’uso e di scambio, che dagli economisti classici arriva fino a David Harvey, è qui proposto un cambio di prospettiva dal valore visto dalla parte dell’utente finale – in ultima analisi, dal consumatore protagonista della nostra epoca – verso ciò che avviene a monte: il concetto di emergia di Howard Thomas Odum e il “contenuto di violenza” di Giorgio Nebbia sono qui ripresi e messi in dialogo come due tipi di “memoria” che, in un passaggio d’epoca, potrebbero essere utili anche a supporto di un ripensamento valoriale e di princìpi in urbanistica. La proposta è aperta al dibattito, a critiche e ad integrazioni; può portare allo sviluppo di nuovi strumenti di valutazione, a un cambio di mentalità e/o a una lettura critica anche di ciò che viene al momento di frequente proposto come ingrediente di una transizione sostenibile.
Né d’uso né di scambio: breve ricognizione transdisciplinare su un valore altro delle risorse tangibili verso una valutazione della sostenibilità ambientale e sociale in ambito territoriale / Silvio Cristiano. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - ELETTRONICO. - (2023), pp. 108-118. (Intervento presentato al convegno Dare valore ai valori in urbanistica - Worthing values for urban planning tenutosi a Brescia nel 23-24 giugno 2022).
Né d’uso né di scambio: breve ricognizione transdisciplinare su un valore altro delle risorse tangibili verso una valutazione della sostenibilità ambientale e sociale in ambito territoriale
Silvio Cristiano
2023
Abstract
L’invito della XXIV Conferenza Nazionale della Società Italiana degli Urbanisti a prendere atto che siamo di fronte a un cambiamento d’epoca, alla perdita di punti di riferimento e alla conseguente necessità di riconsiderare il sistema di valori e di princìpi su cui l’urbanistica fonda le sue competenze e con cui le applica è qui declinato a partire dai vecchi e nuovi valori fatti propri da questa disciplina e sulla loro crisi in presenza di obiettivi e regole del gioco più forti e spesso contrastanti. Questo ben si sposa con l’urgenza di agire radicalmente, come dai rapporti sempre più allarmanti del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite e dell’appello accorato del segretario generale Guterres. Prendendo in prestito da Donella Meadows i concetti di “effetto leva” e di iceberg sistemico, sono qui ricercati i punti di leva che più efficacemente potrebbero aiutare a rispondere l’invito di cui sopra. Se, come visto, valori come equità, dignità, etcetera sono messi a repentaglio da priorità diverse, può aver senso agire a un livello più alto che chiama in causa le teorie del valore. Con un breve excursus storico sui valori d’uso e di scambio, che dagli economisti classici arriva fino a David Harvey, è qui proposto un cambio di prospettiva dal valore visto dalla parte dell’utente finale – in ultima analisi, dal consumatore protagonista della nostra epoca – verso ciò che avviene a monte: il concetto di emergia di Howard Thomas Odum e il “contenuto di violenza” di Giorgio Nebbia sono qui ripresi e messi in dialogo come due tipi di “memoria” che, in un passaggio d’epoca, potrebbero essere utili anche a supporto di un ripensamento valoriale e di princìpi in urbanistica. La proposta è aperta al dibattito, a critiche e ad integrazioni; può portare allo sviluppo di nuovi strumenti di valutazione, a un cambio di mentalità e/o a una lettura critica anche di ciò che viene al momento di frequente proposto come ingrediente di una transizione sostenibile.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Cristiano (2023). Né d'uso né di scambio.pdf
accesso aperto
Licenza:
Creative commons
Dimensione
6.38 MB
Formato
Adobe PDF
|
6.38 MB | Adobe PDF |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.