Il contributo indaga come molti marchi internazionali del lusso abbiano contribuito negli ultimi quindici anni a definire nuove identità della moda e dei suoi luoghi, riconfigurando in particolare quelli legati alla produzione manifatturiera. Questi fenomeni non vanno però interpretati come uno sguardo nostalgico al passato o come visione stereotipata dell’identità artigianale del Made in Italy. Viene qui proposto, invece, di inserirli nel framework teorico del nuovo materialismo, concetto sviluppato da Anneke Smelik secondo il quale tutto è fatto di materia: «cose, oggetti, arte, moda e persone […] tutto è un misto di materiali organici, minarli, vegetali e sintetici» (Smelik, 2020). The contribution investigates how many international luxury brands have contributed in the last fifteen years to defining new identities of fashion and its places, reconfiguring in particular those linked to manufacturing. However, these phenomena should not be interpreted through a nostalgic glance at the past or as a stereotype of the craft identity of Made in Italy. Instead, it is proposed here to place them within the theoretical framework of the new materialism, a concept developed by Anneke Smelik according to which everything is made of matter: «things, objects, art, fashion and people […] are all mixtures of organic, mineral, vegetable and synthetic materials» (Smelik, 2020).
Showing Fashion Production. Le nuove identità dei luoghi della manifattura in Italia / Paolo Franzo. - In: AND. - ISSN 1723-9990. - ELETTRONICO. - 42:(2022), pp. 32-39. [10.58198/and.v2i42]
Showing Fashion Production. Le nuove identità dei luoghi della manifattura in Italia
Paolo Franzo
2022
Abstract
Il contributo indaga come molti marchi internazionali del lusso abbiano contribuito negli ultimi quindici anni a definire nuove identità della moda e dei suoi luoghi, riconfigurando in particolare quelli legati alla produzione manifatturiera. Questi fenomeni non vanno però interpretati come uno sguardo nostalgico al passato o come visione stereotipata dell’identità artigianale del Made in Italy. Viene qui proposto, invece, di inserirli nel framework teorico del nuovo materialismo, concetto sviluppato da Anneke Smelik secondo il quale tutto è fatto di materia: «cose, oggetti, arte, moda e persone […] tutto è un misto di materiali organici, minarli, vegetali e sintetici» (Smelik, 2020). The contribution investigates how many international luxury brands have contributed in the last fifteen years to defining new identities of fashion and its places, reconfiguring in particular those linked to manufacturing. However, these phenomena should not be interpreted through a nostalgic glance at the past or as a stereotype of the craft identity of Made in Italy. Instead, it is proposed here to place them within the theoretical framework of the new materialism, a concept developed by Anneke Smelik according to which everything is made of matter: «things, objects, art, fashion and people […] are all mixtures of organic, mineral, vegetable and synthetic materials» (Smelik, 2020).File | Dimensione | Formato | |
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