Il two-tier system of judicial review della Corte Suprema degli Stati Uniti: un modello in crisi

L'idea che alcuni diritti, in virtù della loro importanza, presuppongano un livello di protezione maggiore rispetto ad altri e che, conseguentemente, possano tollerare limitazioni solo se giustificate da un sindacato più incisivo, ha costituito un tratto dominante della cultura giuridica statunitense. Ciò nonostante, l'impiego ad opera della Corte Suprema del modello "two-tier system of judicial review", tradizionalmente incentrato sulla ripartizione tra "rational basis test" e "strict scrutiny", ha fatto emergere, nel corso degli anni, alcune evidenti criticità; al punto che, al giorno d'oggi, si arriva a contestarne i presupposti ed a metterne in discussione la reale efficacia nel rappresentare un valido paradigma per la protezione dei diritti e delle libertà fondamentali. Moving from the "preferred positions" doctrine, the United States Supreme Court has elaborated the so-called two-tiers system of judicial review, also known as categorization. The traditional framing of tiers was binary: rational basis test or strict scrutiny. However, judicial practice in applying this model has been complex and has shown several critical issues and confusion. The tiers of scrutiny doctrine - that, in the meantime, has evolved from the original two to (at least) five actual tiers - has been widely criticized and some scholars have advocated abandoning it and adopting an alternative system.