La nota affronta il problema della propagazione a fatica di difetti superficiali trasversali in barre a sezione circolare piena, soggette a flessione rotante. Per qualunque posizione della fessura rispetto all’asse di sollecitazione, il fattore d’intensificazione degli sforzi lungo il fronte del difetto viene determinato mediante una analisi numerica ad elementi finiti esaedrici ed applicando il principio di sovrapposizione degli effetti. I percorsi di propagazione - che descrivono l’andamento del rapporto d’aspetto della fessura ad arco di ellisse all’aumentare della profondità relativa - sono ricavati tramite un modello teorico a due parametri, e vengono confrontati con quelli ottenuti per la flessione ciclica alterna. Nel caso di flessione rotante il difetto tende ad assumere una configurazione caratterizzata da un rapporto d’aspetto più basso (fronte più piatto) rispetto al caso di flessione ciclica alterna. Inoltre viene mostrato che la vita a fatica calcolata per flessione rotante risulta inferiore rispetto a quella valutata per flessione ciclica alterna.

Analisi teorica di barre fessurate soggette a flessione rotante / BRIGHENTI, Roberto; CARPINTERI, Andrea; SPAGNOLI, Andrea. - (1998), pp. 339-346. (Intervento presentato al convegno XIV Convegno Nazionale del Gruppo Italiano Frattura IGFXIV).

Analisi teorica di barre fessurate soggette a flessione rotante

BRIGHENTI, Roberto;
1998

Abstract

La nota affronta il problema della propagazione a fatica di difetti superficiali trasversali in barre a sezione circolare piena, soggette a flessione rotante. Per qualunque posizione della fessura rispetto all’asse di sollecitazione, il fattore d’intensificazione degli sforzi lungo il fronte del difetto viene determinato mediante una analisi numerica ad elementi finiti esaedrici ed applicando il principio di sovrapposizione degli effetti. I percorsi di propagazione - che descrivono l’andamento del rapporto d’aspetto della fessura ad arco di ellisse all’aumentare della profondità relativa - sono ricavati tramite un modello teorico a due parametri, e vengono confrontati con quelli ottenuti per la flessione ciclica alterna. Nel caso di flessione rotante il difetto tende ad assumere una configurazione caratterizzata da un rapporto d’aspetto più basso (fronte più piatto) rispetto al caso di flessione ciclica alterna. Inoltre viene mostrato che la vita a fatica calcolata per flessione rotante risulta inferiore rispetto a quella valutata per flessione ciclica alterna.
1998
Atti del XIV Convegno Nazionale del Gruppo Italiano Frattura IGFXIV
XIV Convegno Nazionale del Gruppo Italiano Frattura IGFXIV
BRIGHENTI, Roberto; CARPINTERI, Andrea; SPAGNOLI, Andrea
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