L’aggiornamento della prassi di riferimento nel suo complesso si è resa necessaria principalmente per adeguare lo strumento alle ultime novità normative (a livello nazionale ed europeo) e in particolare all’aggiornamento dei Criteri ambientali minimi (i cosiddetti CAM) per l’affidamento dei servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici, emanati con una serie di decreti di cui il più recente è il DM 23 giugno 2023. In tali decreti il Protocollo ITACA (di cui la prassi di riferimento è sostanziale emanazione) viene richiamato quale strumento per la dimostrazione della conformità del progetto e dei requisiti del progettista ai Criteri ambientali. Inoltre all’articolo 57 (comma 2) del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs 36/2023) si prevede l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nella documentazione progettuale e di gara le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei CAM. La parziale rivisitazione della prassi di riferimento risponde quindi in termini più generali alla volontà di razionalizzare uno strumento di così rilevante portata operativa e di allinearlo alla continua evoluzione che si riscontra nello sviluppo di temi ambientali – quali ad esempio i cambiamenti climatici e le necessarie misure per il loro contrasto – che sempre più sono in cima alle agende di istituzioni e organizzazioni, sia in ambito pubblico che privato. L’opera di aggiornamento delle tre parti della UNI/PdR 13 ha quindi riguardato la modifica di alcuni criteri e l’eliminazione di altri precedentemente previsti.
Aggiornamento prassi di riferimento UNI/PdR 13.0.1.2:2023. Sostenibilità ambientale degli edifici / Luca Marzi, Massimiliano Bagagli, Addolorata Doronzo, Giovanna Petrungaro, Sanchini Angela, Alessandro Rinaldi, Laura Rubino, Daniela Petrone, Daniela Petrone Cristina Diperna, Samantha Diloreto, G Verasani, Claudia Mazzoli, Alessandra Biserna, Emanuele Emani, Silvia Catalino, Andrea Moro, E Crimi, Marco Degregorio, Lorenzo Federiconi, Cristiano Gastaldi, G Rizzuto, Massimo Sbriscia, Margherita Colonna, Antonio Stragapede, Salvatore Paterno. - ELETTRONICO. - 1-2-3:(2023), pp. 0-0.
Aggiornamento prassi di riferimento UNI/PdR 13.0.1.2:2023. Sostenibilità ambientale degli edifici.
Luca Marzi;
2023
Abstract
L’aggiornamento della prassi di riferimento nel suo complesso si è resa necessaria principalmente per adeguare lo strumento alle ultime novità normative (a livello nazionale ed europeo) e in particolare all’aggiornamento dei Criteri ambientali minimi (i cosiddetti CAM) per l’affidamento dei servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici, emanati con una serie di decreti di cui il più recente è il DM 23 giugno 2023. In tali decreti il Protocollo ITACA (di cui la prassi di riferimento è sostanziale emanazione) viene richiamato quale strumento per la dimostrazione della conformità del progetto e dei requisiti del progettista ai Criteri ambientali. Inoltre all’articolo 57 (comma 2) del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs 36/2023) si prevede l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nella documentazione progettuale e di gara le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei CAM. La parziale rivisitazione della prassi di riferimento risponde quindi in termini più generali alla volontà di razionalizzare uno strumento di così rilevante portata operativa e di allinearlo alla continua evoluzione che si riscontra nello sviluppo di temi ambientali – quali ad esempio i cambiamenti climatici e le necessarie misure per il loro contrasto – che sempre più sono in cima alle agende di istituzioni e organizzazioni, sia in ambito pubblico che privato. L’opera di aggiornamento delle tre parti della UNI/PdR 13 ha quindi riguardato la modifica di alcuni criteri e l’eliminazione di altri precedentemente previsti.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.