“Hard sciences” e materiali vitrei: verso la costruzione di una fonte archeologica e storica

L’artigianato e il commercio del vetro nel momento di transizione tra Antichità e Medioevo (IV-XII sec.) hanno di recente assunto un ruolo importante nella valutazione degli scambi all’interno del Mediterraneo, proprio grazie all’apporto delle analisi composizionali, che, sempre più spesso, integrano lo studio tipologico e contestuale dei reperti vitrei. Il contributo, dopo un rapido esame storiografico delle tappe scientifiche che hanno portato ad applicare e integrare le analisi fisico-chimiche alla ricerca archeologica sul vetro,offre un bilancio critico sullo stato attuale della ricerca. Presentando le acquisizioni, i punti di criticità e le prospettive attira l'attenzione in particolare su problematiche con forte ricaduta storica: il tema della transizione tecnologica tra antichità e altomedioevo e il conseguente cambiamento dell'organizzazione della produzione da centralizzata a locale; la questione della provenienza e l'impatto che questa ha nel tracciare il network commerciale; e infine il problema della datazione, in cui il dato composizionale deve integrarsi a quello tipologico e stratigrafico-contestuale.