Questo numero della Rivista Scienza del Territorio affronta un tema particolare, centrale nella progettazione dei contesti di vita: quello dei corpi, dei territori e della cura dei luoghi. Ma lo fa da una posizione specifica e scomoda: quella femminista. Attraverso questa postura, situata e intersezionale, è possibile vedere come le relazioni di potere e le discriminazioni sociali abbiano dato e diano forma al mondo, incidendo potentemente sulla produzione del quotidiano e sulla riproduzione della vita stessa. Già il nome della Società dei Territorialisti e delle Territorialiste, declinato al maschile e al femminile, denota attenzione alla molteplicità delle appartenenze e in particolare all’orizzonte della cultura femminista. Sebbene però vi siano diversi punti di incontro fra pensiero, pratiche e progetti fra il mondo territorialista e quello femminista, questi orizzonti non sono fino a oggi entrati direttamente in dialogo. Proprio Alberto Magnaghi, da poco scomparso, ha stimolato e sostenuto in più modi e più questo confronto, avendo frequentato in tutta la sua vita contesti in cui si è sviluppato il pensiero femminista. Dall’analisi dei temi portanti di ognuno dei due universi emerge un ampio spettro di possibilità di interscambio: il numero esplora queste piste di ricerca mostrando come esse siano potenzialmente in grado di convergere (sul piano scientifico, culturale e sociale) verso obiettivi comuni.

Feminisms and the care of life worlds / Daniela Poli; Chiara Belingardi. - In: SCIENZE DEL TERRITORIO. - ISSN 2284-242X. - ELETTRONICO. - (2023).

Feminisms and the care of life worlds

Daniela Poli;Chiara Belingardi
2023

Abstract

Questo numero della Rivista Scienza del Territorio affronta un tema particolare, centrale nella progettazione dei contesti di vita: quello dei corpi, dei territori e della cura dei luoghi. Ma lo fa da una posizione specifica e scomoda: quella femminista. Attraverso questa postura, situata e intersezionale, è possibile vedere come le relazioni di potere e le discriminazioni sociali abbiano dato e diano forma al mondo, incidendo potentemente sulla produzione del quotidiano e sulla riproduzione della vita stessa. Già il nome della Società dei Territorialisti e delle Territorialiste, declinato al maschile e al femminile, denota attenzione alla molteplicità delle appartenenze e in particolare all’orizzonte della cultura femminista. Sebbene però vi siano diversi punti di incontro fra pensiero, pratiche e progetti fra il mondo territorialista e quello femminista, questi orizzonti non sono fino a oggi entrati direttamente in dialogo. Proprio Alberto Magnaghi, da poco scomparso, ha stimolato e sostenuto in più modi e più questo confronto, avendo frequentato in tutta la sua vita contesti in cui si è sviluppato il pensiero femminista. Dall’analisi dei temi portanti di ognuno dei due universi emerge un ampio spettro di possibilità di interscambio: il numero esplora queste piste di ricerca mostrando come esse siano potenzialmente in grado di convergere (sul piano scientifico, culturale e sociale) verso obiettivi comuni.
2023
Daniela Poli; Chiara Belingardi
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