Le crisi ambientali e sociali, insieme ai cambiamenti delle condizioni della vita contemporanea (lavoro da casa, agile, smart, autoimprenditoria), hanno messo l’accento sull’esigenza di dare sempre più spazio a politiche e progetti centrati sulle esigenze della vita quotidiana, sul benessere delle popolazioni (umane e non umane) e sulla partecipazione: città della prossimità in cui sia possibile non solo conciliare i diversi aspetti della vita (lavoro, cura, benessere personale), ma anche ripensare le forme stesse del lavoro da incentrare sui legami sociali e sulla responsabilità territoriale. Indirizzi, questi, che richiedono orientamenti non “oggettivi”, ma che nascono dall’ascolto, dalla capacità di cura e di attenzione verso le necessità dei luoghi e dei loro abitanti. Questo numero della Rivista Scienza del Territorio è collegato a quello precedente, che ha affrontato i paradigmi della relazione fra femminismi e territorialismi ponendo attenzione alla relazione fra corpi e territori, e utilizza sempre la medesima postura situata e intersezionale. Consapevole però che non vi è innovazione senza contaminazione, esso intende allargare lo sguardo dell’indagine per approfondire gli aspetti legati alle pratiche e alle progettualità sociali che mettono la cura e il progetto dei luoghi al centro del proprio operare.

Gender and project of places / Belingardi C.; Poli D.. - In: SCIENZE DEL TERRITORIO. - ISSN 2284-242X. - ELETTRONICO. - (In corso di stampa).

Gender and project of places

Belingardi C.
;
Poli D.
In corso di stampa

Abstract

Le crisi ambientali e sociali, insieme ai cambiamenti delle condizioni della vita contemporanea (lavoro da casa, agile, smart, autoimprenditoria), hanno messo l’accento sull’esigenza di dare sempre più spazio a politiche e progetti centrati sulle esigenze della vita quotidiana, sul benessere delle popolazioni (umane e non umane) e sulla partecipazione: città della prossimità in cui sia possibile non solo conciliare i diversi aspetti della vita (lavoro, cura, benessere personale), ma anche ripensare le forme stesse del lavoro da incentrare sui legami sociali e sulla responsabilità territoriale. Indirizzi, questi, che richiedono orientamenti non “oggettivi”, ma che nascono dall’ascolto, dalla capacità di cura e di attenzione verso le necessità dei luoghi e dei loro abitanti. Questo numero della Rivista Scienza del Territorio è collegato a quello precedente, che ha affrontato i paradigmi della relazione fra femminismi e territorialismi ponendo attenzione alla relazione fra corpi e territori, e utilizza sempre la medesima postura situata e intersezionale. Consapevole però che non vi è innovazione senza contaminazione, esso intende allargare lo sguardo dell’indagine per approfondire gli aspetti legati alle pratiche e alle progettualità sociali che mettono la cura e il progetto dei luoghi al centro del proprio operare.
In corso di stampa
Belingardi C.; Poli D.
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