La chiesa di S. Agostino a Vagli di Sotto

La Garfagnana è tra le zone a maggior rischio sismico della Toscana, ed è qui che si trova la chiesa di San Agostino. La chiesa è situata su una collina sul lato sinistro della Valle dell'Edron, con vista sul Lago di Vagli. È una struttura romanica costruita tra il X e l'XI secolo ed è considerata una delle chiese più antiche della Garfagnaga. Ha due navate, di cui quella di sinistra - di minore importanza - è un'aggiunta successiva costruita nello stesso stile. Prima del XIV secolo, San Agostino era la chiesa parrocchiale delle località di Vagli Sopra e Vagli Sotto. Verso il 1390 fu lasciata alle monache agostiniane e divenne parte integrante del monastero, che fu poi chiuso nel 1796. Successivamente, la chiesa passò nelle mani dello Stato e fu sottoposta a radicali lavori di restauro alla fine del XIX secolo. Questi interventi eliminarono le stratificazioni barocche all'interno dell'edificio, conferendogli l'aspetto odierno. Il 7 settembre 1920 fu gravemente danneggiato dall'attività sismica in Garfagnana. Solo vent'anni dopo, sotto la direzione di Piero Sanpolesi, furono avviati gli interventi di restauro e messa in sicurezza della struttura. Questi, così come gli ulteriori interventi successivi effettuati sulla chiesa, hanno evitato che venisse danneggiata dal terremoto del 25 gennaio 2013. Garfagnana is among the areas at greatest risk of seismic activity in Tuscany, and it is the place in which San Agostino Church is located. The church is situated on a hill on the left side of the Edron Valley, overlooking Lake Vagli. It is a Romanesque structure built between the 10th and 11th century, and it is considered one of the most ancient churches in Garfagnaga. It has two naves, of which the one on the left - of lesser importance - was a later addition built in the same style. Before the 14th century, San Agostino was the parish church of the localities known as Vagli Sopra (Upper Vagli) and Vagli Sotto (Lower Vagli). In roughly 1390, it was left to the Augustinian nuns, and became an integral part of the monastery, which was later closed in 1796. Subsequently, the church passed into the hands of the state, and it underwent radical works of restoration at the end of the 19th century. These interventions eliminated the Baroque stratifications inside the building, and gave it the appearance it has today. On September 7th, 1920, it was seriously damaged by seismic activity in Garfagnana. Only twenty years later, under the direction of Piero Sanpolesi, were interventions to restore and secure the structure begun. These, as well as additional, subsequent interventions carried out on the church, prevented it from being damage by the earthquake of January 25, 2013.