Il potenziale formativo della Mobilità Umana

È possibile reinterpretare la categoria della Mobilità Umana in termini di “mobilità sociale” per il miglioramento delle condizioni di vita del migrante e la costruzione di progetti migratori e di vita? Si può inquadrare la mobilità umana come “transizione” e avvio di un percorso di orientamento e autodeterminazione del soggetto? La dimensione del potenziale formativo può essere una chiave interpretativa che apre a nuove possibilità di sviluppo per il soggetto – e per la propria comunità di appartenenza – e interessa le condizioni educative, le aspirazioni personali e professionali, le esperienze pregresse, le motivazioni, le capacità, le risorse e i desideri di cambiamento della persona migrante. Sono variabili che influenzano il progetto migratorio e la costruzione di progetti di vita intenzionali sia nei paesi di origine, che di destinazione. Il contributo nasce da una ricerca educativa multi e mixed methods realizzata in Costa d’Avorio nel triennio 2017/2019 in cui è stato indagato il potenziale migratorio dei giovani (15-34 anni) che sviluppano un tipo di aspirazione migratoria relativa alla ricerca di migliori opportunità di vita e di lavoro.