Negli anni seguenti la fine del primo conflitto mondiale, in un periodo in cui si registra un calo di preferenze del settore turistico verso nostro paese, rispetto ad altre destinazioni europee, nasce l’ENIT, Ente Nazionale Industrie Turistiche, creato nel novembre del 1919 con l’intento di promuovere, soprattutto all’estero, l’immagine della nostra Penisola e di diffondere, nel territorio nazionale, la conoscenza delle più importanti località vacanziere. Da questo momento buona parte della nostra penisola viene raccontata attraverso manifesti pubblicitari, al fine di descrivere per immagini le nostre località più belle e affascinanti, e non solo le città “d’arte”, ma anche i piccoli centri, i borghi suggestivi, lo splendido paesaggio tra mare e montagna e persino qualcuna delle colonie d’Oltremare. Negli anni Trenta i poster stradali e le locandine hanno ormai acquisito una loro autonomia come genere artistico; per raccontare i più bei luoghi d’Italia vengono ingaggiati i migliori cartellonisti dell’epoca. I loro manifesti di propaganda turistica vanno a fare bella mostra soprattutto all’interno delle stazioni ferroviarie e marittime, nei primi aeroporti civili, nei posti di confine, negli uffici pubblici e in quelli di rappresentanza italiana all’estero. Infatti, oltre all’ENIT, i primi committenti sono proprio le Ferrovie dello Stato (il cui logo spesso compare accanto a quello dell’Enit), le più importanti compagnie di navigazione e gli Enti per lo sviluppo turistico locale e regionale. Tra gli autori di poster turistici Mario Puppo (1905-1970) è decisamente uno tra i maggiori innovatori del linguaggio grafico della comunicazione; nei manifesti destinati a reclamizzare molte località italiane di vacanza, l’Autore adopera un linguaggio moderno, essenziale e schematico, privilegiando al disegno il colore, distaccandosi decisamente dal più tradizionale cartellonismo pregno di realismo pittorico. I poster di Mario Puppo realizzati tra gli anni ‘30 e ‘60 del secolo scorso, raccontano l’Italia attraverso immagini iconiche, ma non senza citazioni ironiche e divertenti. Puppo trasferisce magistralmente sul foglio i colori che nell’immaginario collettivo caratterizzano la nostra penisola: l’azzurro dei cieli tersi, il blu profondo del mare, il giallo acceso del sole mediterraneo, il color oro dei campi di grano, il rosso deciso dei papaveri, il verde intenso dei prati e dei boschi alpini sino al bianco candido delle nevi. Un campionario cromatico delle diverse, infinite tonalità del paesaggio italiano e del patrimonio storico-culturale nazionale. Poco attratto dal cartellonismo commerciale, Puppo si sposta, nell’ultimo periodo di attività, dal poster turistico al manifesto pubblicitario per spettacoli e per eventi teatrali.
Muri colorati. Forme e colori dell’Italia nei manifesti di Mario Puppo / Scalzo M.. - STAMPA. - (2023), pp. 238-247. (Intervento presentato al convegno XVIII Conferenza del Colore tenutosi a Lecco) [10.23738/RCASB.0010].
Muri colorati. Forme e colori dell’Italia nei manifesti di Mario Puppo
Scalzo M.
2023
Abstract
Negli anni seguenti la fine del primo conflitto mondiale, in un periodo in cui si registra un calo di preferenze del settore turistico verso nostro paese, rispetto ad altre destinazioni europee, nasce l’ENIT, Ente Nazionale Industrie Turistiche, creato nel novembre del 1919 con l’intento di promuovere, soprattutto all’estero, l’immagine della nostra Penisola e di diffondere, nel territorio nazionale, la conoscenza delle più importanti località vacanziere. Da questo momento buona parte della nostra penisola viene raccontata attraverso manifesti pubblicitari, al fine di descrivere per immagini le nostre località più belle e affascinanti, e non solo le città “d’arte”, ma anche i piccoli centri, i borghi suggestivi, lo splendido paesaggio tra mare e montagna e persino qualcuna delle colonie d’Oltremare. Negli anni Trenta i poster stradali e le locandine hanno ormai acquisito una loro autonomia come genere artistico; per raccontare i più bei luoghi d’Italia vengono ingaggiati i migliori cartellonisti dell’epoca. I loro manifesti di propaganda turistica vanno a fare bella mostra soprattutto all’interno delle stazioni ferroviarie e marittime, nei primi aeroporti civili, nei posti di confine, negli uffici pubblici e in quelli di rappresentanza italiana all’estero. Infatti, oltre all’ENIT, i primi committenti sono proprio le Ferrovie dello Stato (il cui logo spesso compare accanto a quello dell’Enit), le più importanti compagnie di navigazione e gli Enti per lo sviluppo turistico locale e regionale. Tra gli autori di poster turistici Mario Puppo (1905-1970) è decisamente uno tra i maggiori innovatori del linguaggio grafico della comunicazione; nei manifesti destinati a reclamizzare molte località italiane di vacanza, l’Autore adopera un linguaggio moderno, essenziale e schematico, privilegiando al disegno il colore, distaccandosi decisamente dal più tradizionale cartellonismo pregno di realismo pittorico. I poster di Mario Puppo realizzati tra gli anni ‘30 e ‘60 del secolo scorso, raccontano l’Italia attraverso immagini iconiche, ma non senza citazioni ironiche e divertenti. Puppo trasferisce magistralmente sul foglio i colori che nell’immaginario collettivo caratterizzano la nostra penisola: l’azzurro dei cieli tersi, il blu profondo del mare, il giallo acceso del sole mediterraneo, il color oro dei campi di grano, il rosso deciso dei papaveri, il verde intenso dei prati e dei boschi alpini sino al bianco candido delle nevi. Un campionario cromatico delle diverse, infinite tonalità del paesaggio italiano e del patrimonio storico-culturale nazionale. Poco attratto dal cartellonismo commerciale, Puppo si sposta, nell’ultimo periodo di attività, dal poster turistico al manifesto pubblicitario per spettacoli e per eventi teatrali.File | Dimensione | Formato | |
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