Il tema del danno come risarcimento o come sanzione è tema di interferenze tra forme di tutela, che il contributo esamina da una prospettiva più ampia rispetto a quel che l’argomento in prima battuta può evocare, guardando al significato del riconoscimento di una tutela economica quante volte la tutela in forma specifica non sia possibile oppure non sia utile (nel qual caso non è semplice stabilire se l’attribuzione di una somma di denaro sia un risarcimento del danno vero e proprio o non, invece, un “indennizzo”, o “indennità”, con funzione sostitutiva dell’utilità perduta e non già con funzione di reintegrazione del patrimonio, di solito senza indagini sulla ingiustizia della lesione). E volgendo l’attenzione, anche, al problema della individuazione del complessivo assetto di tutele (o “rimedi”, come oggi si è soliti esprimersi) rispetto a condotte che si realizzano attraverso atti di natura contrattuale, rispetto alle quali non sia chiaro quale possa essere la reazione voluta dall’ordinamento. Sommario: : 1. Una premessa. – 2. La funzione del danno come sanzione e la nullità del contratto. Alcune questioni terminologiche (ma non solo). – 3. Il difficile rapporto della tutela risarcitoria con la tutela specifica. – 4. Risarcimento del danno e inibitoria. Risarcimento del danno e nullità. – 5. Conclusioni.
Il danno tra risarcimento e sanzione. E le interferenze con gli altri “rimedi” / ilaria pagni. - In: STORIA METODO CULTURA NELLA SCIENZA GIURIDICA. - ISSN 2975-0245. - STAMPA. - (2023), pp. 257-270.
Il danno tra risarcimento e sanzione. E le interferenze con gli altri “rimedi”
ilaria pagni
2023
Abstract
Il tema del danno come risarcimento o come sanzione è tema di interferenze tra forme di tutela, che il contributo esamina da una prospettiva più ampia rispetto a quel che l’argomento in prima battuta può evocare, guardando al significato del riconoscimento di una tutela economica quante volte la tutela in forma specifica non sia possibile oppure non sia utile (nel qual caso non è semplice stabilire se l’attribuzione di una somma di denaro sia un risarcimento del danno vero e proprio o non, invece, un “indennizzo”, o “indennità”, con funzione sostitutiva dell’utilità perduta e non già con funzione di reintegrazione del patrimonio, di solito senza indagini sulla ingiustizia della lesione). E volgendo l’attenzione, anche, al problema della individuazione del complessivo assetto di tutele (o “rimedi”, come oggi si è soliti esprimersi) rispetto a condotte che si realizzano attraverso atti di natura contrattuale, rispetto alle quali non sia chiaro quale possa essere la reazione voluta dall’ordinamento. Sommario: : 1. Una premessa. – 2. La funzione del danno come sanzione e la nullità del contratto. Alcune questioni terminologiche (ma non solo). – 3. Il difficile rapporto della tutela risarcitoria con la tutela specifica. – 4. Risarcimento del danno e inibitoria. Risarcimento del danno e nullità. – 5. Conclusioni.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.