Il saggio intende indagare come la tipografia, intesa nel senso di “scrittura” e “segno codificato” impresso o memorizzato su un supporto, sia capace di creare atmosfere e suggerire emozioni, in modo più sottile di altri elementi grafici. Nel P!nocchio. Racconto grafico di Stefano Rovai (2021) il burattino collodiano, già sottoposto a interpretazioni molteplici in contesti diversi, diventa un punto esclamativo, protagonista di un poema visivo decisamente non convenzionale, in cui parola e immagine si mescolando in una sintesi efficace e intensa. Muovendo, quindi, da un caso concreto, la riflessione intende mettere a fuoco le potenzialità espressive dei caratteri tipografici rispetto ad altre forme di comunicazione, per mostrare come la progettazione tipografica, in quanto «rappresentazione visiva del pensiero» (Lussu, 1996), si inserisca con proprie regole, declinazioni e applicazioni nello scenario progettuale del design contemporaneo. Nel quadro di questa premessa questo articolo assume la forma di una review teorico-critica, sul valore strumentale (trans-semiotico) della tipografia, sulla trasversalità pervasiva del progetto e sulle qualità valoriali intrinseche del type design.

P!nocchio, un typo grafico / Elisabetta Benelli, Jurji Filier, Francesca Filippi. - In: MD JOURNAL. - ISSN 2531-9477. - STAMPA. - (2023), pp. 56-67.

P!nocchio, un typo grafico

Elisabetta Benelli
;
2023

Abstract

Il saggio intende indagare come la tipografia, intesa nel senso di “scrittura” e “segno codificato” impresso o memorizzato su un supporto, sia capace di creare atmosfere e suggerire emozioni, in modo più sottile di altri elementi grafici. Nel P!nocchio. Racconto grafico di Stefano Rovai (2021) il burattino collodiano, già sottoposto a interpretazioni molteplici in contesti diversi, diventa un punto esclamativo, protagonista di un poema visivo decisamente non convenzionale, in cui parola e immagine si mescolando in una sintesi efficace e intensa. Muovendo, quindi, da un caso concreto, la riflessione intende mettere a fuoco le potenzialità espressive dei caratteri tipografici rispetto ad altre forme di comunicazione, per mostrare come la progettazione tipografica, in quanto «rappresentazione visiva del pensiero» (Lussu, 1996), si inserisca con proprie regole, declinazioni e applicazioni nello scenario progettuale del design contemporaneo. Nel quadro di questa premessa questo articolo assume la forma di una review teorico-critica, sul valore strumentale (trans-semiotico) della tipografia, sulla trasversalità pervasiva del progetto e sulle qualità valoriali intrinseche del type design.
2023
56
67
Elisabetta Benelli, Jurji Filier, Francesca Filippi
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