Come pietre appena cavate alla luce della notte, frammenti di un edificio virtuale indecifrabile, messi in atto al di là del tempo, dal tempo ridotti da edificio a geografia, animati per sempre da relazioni già trasferite dall’ordine delle cose naturali a quello dell’architettura. Masse compatte, sostanza del tempo infinito, vengono scavate dalla luce, trasfigurazione ideale dell’acqua nel suo lavoro lento e inesorabile. La terra si apre, si plasma sotto l’azione implacabile della luce. Equilibrio, forma, ordine, geometria: la luce umanizza lo spazio e il tempo. La natura astratta della regola e l’infinita mutevolezza dell’elemento naturale. In questa lotta trasformata in dialogo, luce e spazio reciprocamente si cercano fino a fondersi. La luce diventa la regola, dona un’anima allo spazio e sotto la sua azione l’architettura esiste.
Lux cavat lapidem. Centro di ricerca archeologica per la religione etrusca / Gianluca Buoncore. - ELETTRONICO. - (2023), pp. 0-0.
Lux cavat lapidem. Centro di ricerca archeologica per la religione etrusca
Gianluca Buoncore
2023
Abstract
Come pietre appena cavate alla luce della notte, frammenti di un edificio virtuale indecifrabile, messi in atto al di là del tempo, dal tempo ridotti da edificio a geografia, animati per sempre da relazioni già trasferite dall’ordine delle cose naturali a quello dell’architettura. Masse compatte, sostanza del tempo infinito, vengono scavate dalla luce, trasfigurazione ideale dell’acqua nel suo lavoro lento e inesorabile. La terra si apre, si plasma sotto l’azione implacabile della luce. Equilibrio, forma, ordine, geometria: la luce umanizza lo spazio e il tempo. La natura astratta della regola e l’infinita mutevolezza dell’elemento naturale. In questa lotta trasformata in dialogo, luce e spazio reciprocamente si cercano fino a fondersi. La luce diventa la regola, dona un’anima allo spazio e sotto la sua azione l’architettura esiste.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.