Per le scienze e per diletto: fonti archivistiche per lo studio delle biblioteche termali

In Italia le Terme vantano una tradizione secolare, eppure solo in epoche relativamente recenti si organizzano e si strutturano come delle vere e proprie imprese di cura. Imprese con assi di produzione differenziate nel tempo, che affiancano al benessere del corpo anche attività ricreative per lo spirito e che vanno costruendo un’accurata rete infrastrutturale. Di questo connubio, mutevole e mutato nel tempo, sono testimoni le carte prodotte dagli stessi enti, pubblici o privati, termali. Sono archivi complessi, ancora da studiare e approfondire, ma che presentano caratteristiche peculiari e ampie polisemie. Scrigni di memoria che racchiudono carte intrinsecamente connesse a raccolte librarie e museali: in alcuni casi delle vere e proprie biblioteche idrologiche nascono e si conservano all’interno dello stabilimento. La sedimentazione documentaria di Montecatini Terme offrirà, in questo senso, un case study interessante, quanto unico, per osservare dall’interno le peculiarità di queste collezioni. Il contributo traccia sinteticamente un’analisi storica istituzionale del termalismo e, prendendo le mosse dal contesto di riferimento, vuole indagare a fondo le connessioni esistenti tra questi archivi e le biblioteche.