«Il pane della montagna». La Smi di Campo Tizzoro e Fornaci di Barga

La Società Metallurgica Italiana (Smi) ha oltre cento anni di presenza industriale nell’Appennino toscano: gli stabilimenti di Campo Tizzoro e Fornaci di Barga, costruiti ad inizio Novecento, al loro avvio produssero profondi cambia menti nel tessuto sociale e culturale locale, con l’inserimento di migliaia di persone al lavoro salariato in zone rurali e montane. L’articolo ricostruisce le dinamiche che nel XX secolo hanno segnato la vita economica dei due paesi-fabbrica: tra paternalismo industriale e orgoglio operaio, la storia di questi stabilimenti passa attraverso gli anni di repressione nel secondo dopoguerra e le lotte dei lavoratori negli anni Settanta, per giungere al nuovo scenario aperto dagli anni Ottanta: i percorsi di ristrutturazione aziendale hanno portato alla chiusura di Campo Tizzoro e a un ridimensionamento di Fornaci di Barga, determinando un cambio di paradigma nella vita locale. The copper foundries owned by the Società Metallurgica Italiana (SMI) marked over one hundred years of industrial presence in the Tuscan Apennines: the plants of Campo Tizzoro and Fornaci di Barga, built at the beginning of the XX Century, produced profound changes in the local social and cultural life, with the inclusion of thousands of people in wage labor in rural areas. The article reconstructs the dynamics that marked the economic life of the two company towns in the 20th century: the history of these factories, distinguished by industrial paternalism and worker pride, goes through the years of repression after World War II and the struggles of workers in the 1970s, to arrive at the new scenario opened up in the 1980s: the corporate restructuring processes led to the closure of Campo Tizzoro and downsizing of Fornaci di Barga and caused a paradigm shift in local life.