Pochi concetti sono stati sottoposti a una critica così profonda nel discorso contemporaneo come quello di "umanesimo". Sebbene queste critiche abbiano riconosciuto l'importanza di preservare alcuni aspetti chiave dell'umanesimo, come i diritti, la libertà e la dignità umana, il termine ha assunto un'ambivalenza, soprattutto alla luce degli studi post-coloniali e di genere, che non può essere ignorata. Il "Manifesto di Vienna sul Digital Humanism", così come il recente volume (2022) intitolato "Perspectives on Digital Humanism", portano un'impronta complessa di questa ambivalenza. In questo contributo, ci proponiamo di mettere in evidenza e decifrare questa traccia sottostante, considerando modi alternativi (non umanistici) per comprendere le relazioni tra esseri umani e tecnologie, andando oltre il paradigma neoliberale dominante (paragrafi 1 e 2); quindi, analizziamo tali relazioni all'interno del contesto specifico degli studi giuridici (paragrafi 3 e 4), un ambito in cui l'interdipendenza tra umani e non umani mostra una forma specifica e complessa di “ambivalenza fondamentale”. Few concepts have been subjected to as intense scrutiny in contemporary discourse as that of “humanism.” While these critiques have acknowledged the importance of retaining certain key aspects of humanism, such as rights, freedom, and human dignity, the term has assumed ambivalence, especially in light of post-colonial and gender studies, that cannot be ignored. The “Vienna Manifesto on Digital Humanism,” as well as the recent volume (2022) titled Perspectives on Digital Humanism, bear a complex imprint of this ambivalence. In this contribution, we aim to bring to the forefront and decipher this underlying trace, by considering alternative (non-humanistic) ways to understand human-technologies relations, beyond the dominant neoliberal paradigm (paragraphs 1 and 2); we then analyse those relations within the specific context of legal studies (paragraphs 3 and 4), one in which the interdependency of humans and non-humans shows a specific and complex form of “fundamental ambivalence.”
Do We Really Need a 'Digital Humanism'? A Critique Based on Post-human Philosophy of Technology and Socio-legal Techniques / Federica Buongiorno; Xenia Chiaramonte. - In: JOURNAL OF RESPONSIBLE TECHNOLOGY. - ISSN 2666-6596. - ELETTRONICO. - 18:(2024), pp. 1-9. [10.1016/j.jrt.2024.100080]
Do We Really Need a 'Digital Humanism'? A Critique Based on Post-human Philosophy of Technology and Socio-legal Techniques
Federica Buongiorno
;Xenia Chiaramonte
2024
Abstract
Pochi concetti sono stati sottoposti a una critica così profonda nel discorso contemporaneo come quello di "umanesimo". Sebbene queste critiche abbiano riconosciuto l'importanza di preservare alcuni aspetti chiave dell'umanesimo, come i diritti, la libertà e la dignità umana, il termine ha assunto un'ambivalenza, soprattutto alla luce degli studi post-coloniali e di genere, che non può essere ignorata. Il "Manifesto di Vienna sul Digital Humanism", così come il recente volume (2022) intitolato "Perspectives on Digital Humanism", portano un'impronta complessa di questa ambivalenza. In questo contributo, ci proponiamo di mettere in evidenza e decifrare questa traccia sottostante, considerando modi alternativi (non umanistici) per comprendere le relazioni tra esseri umani e tecnologie, andando oltre il paradigma neoliberale dominante (paragrafi 1 e 2); quindi, analizziamo tali relazioni all'interno del contesto specifico degli studi giuridici (paragrafi 3 e 4), un ambito in cui l'interdipendenza tra umani e non umani mostra una forma specifica e complessa di “ambivalenza fondamentale”. Few concepts have been subjected to as intense scrutiny in contemporary discourse as that of “humanism.” While these critiques have acknowledged the importance of retaining certain key aspects of humanism, such as rights, freedom, and human dignity, the term has assumed ambivalence, especially in light of post-colonial and gender studies, that cannot be ignored. The “Vienna Manifesto on Digital Humanism,” as well as the recent volume (2022) titled Perspectives on Digital Humanism, bear a complex imprint of this ambivalence. In this contribution, we aim to bring to the forefront and decipher this underlying trace, by considering alternative (non-humanistic) ways to understand human-technologies relations, beyond the dominant neoliberal paradigm (paragraphs 1 and 2); we then analyse those relations within the specific context of legal studies (paragraphs 3 and 4), one in which the interdependency of humans and non-humans shows a specific and complex form of “fundamental ambivalence.”File | Dimensione | Formato | |
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