Tra oralità e scrittura: il rischio delle decisioni a sorpresa

Nella riforma del processo civile, con la previsione dell’art. 171-bis c.p.c. che non prevede un confronto orale tra il giudice e le parti, rinviato all’udienza, il tema del rapporto tra oralità e scrittura si intreccia con quello del rilievo d’ufficio di questioni che il giudice deve sottoporre al contraddittorio delle parti e dei modi di evitare il rischio delle decisioni a sorpresa. In questa prospettiva, il contributo analizza la disposizione relativa alle verifiche preliminari raffrontandola con la modifica dell’art. 101 c.p.c., e riporta l’analisi al quadro più ampio delle differenze tra il discorso scritto e il discorso parlato, degli spazi che ha guadagnato, nel tempo, l’oralità telematica, e, infine, del tasso di oralità che deve connotare un processo, come quello civile, che, diversamente da quello del lavoro, è destinato alla trattazione di controversie dalla più varia natura. Le novità della riforma si intersecano, così, con tematiche tradizionali della scienza processuale, a dimostrazione della perdurante attualità del pensiero di Maestri del passato. In the reform of the civil trial, with the provision of Article 171-bis of the Code of Civil Procedure, which does not provide for an oral confrontation between the judge and the parties, postponed to the hearing, the issue of the relationship between orality and writing is intertwined with that of the ex officio relief of issues that the judge must submit to the parties and ways to avoid the risk of surprise decisions. In this perspective, the contribution analyses the provision on preliminary verifications by comparing it with the amendment to Article 101 of the Code of Civil Procedure, and brings the analysis back to the broader framework of the differences between written and spoken speech, of the spaces that telematic orality has gained, over time, and, finally, of the rate of orality that must connote a trial, such as the civil one, which, unlike the labor one, is intended to deal with disputes of the most varied nature. The novelties of the reform thus intersect with traditional themes of procedural science, demonstrating the enduring relevance of the thought of past Masters.