Di mostri e scienziati. Victor Frankenstein e Balthazar Claës in bilico fra alchimia e chimica

Attraverso un confronto fra i due più celebri personaggi letterari del primo Ottocento dediti a studi chimici, rispettivamente scaturiti dalla penna di Mary Shelley (1797-1851) e Honoré de Balzac (1799-1850), il presente contributo si propone di illustrare l’importanza dei rapporti fra scienza e letteratura in un’ottica di diffusione presso un pubblico sempre più ampio di elementi del dibattito relativo a valori e finalità della ricerca scientifica, fornendo inoltre interessanti spunti storiografici concernenti l’evoluzione dei rapporti fra alchimia e chimica nel periodo successivo alla cosiddetta Rivoluzione Chimica di fine Settecento. Through a comparison of the two most celebrated literary characters of the early 19th century engaged in chemical studies, respectively created by Mary Shelley (1797-1851) and Honoré de Balzac (1799-1850), this contribution aims to illustrate the importance of the relationship between science and literature from the perspective of the debate regarding the values and purposes of scientific research and its dissemination to an increasingly wider audience. Additionally, it provides interesting historiographic insights into the evolution of the relationship between alchemy and chemistry in the period following the so-called Chemical Revolution of the late 18th century.