Nel ricostruire la genesi del dibattito sulla globalizzazione, va accordato un ruolo di primattore al politologo australiano Hedley Bull. La sua analisi del ruolo dello Stato nella società internazionale, basata su di un sofisticato strumentario epistemologico aperto alla interdisciplinarietà, ha avuto il merito di mettere in discussione quel binomio tra sovranità/conflitto: un binomio che, paradossalmente, ha accomunato tanto il realismo politico quanto la tradizione cosmopolita. Piuttosto che sforzarsi di rimuovere la sovranità statale, secondo Bull, occorre valorizzare le dinamiche cooperative e solidaristiche della società internazionale. Questo indirizzo è tanto più necessario nel momento in cui il paradigma statuale ha conosciuto una eccezionale proliferazione. Scrivendo all’indomani della decolonizzazione, Bull ha sottolineato come proprio la nozione di sovranità abbia rappresentato un importante strumento per salvaguardare la pluralità della culture e il politeismo dei valori. In the reconstruction of the genesis of the debate on globalization, an outstanding role must be given to the Australian political scientist Hedley Bull. His analysis of the role of the state in international society, based on sophisticated epistemological tools open to interdisciplinarity, has had the merit of questioning the sovereignty/conflict binomial: a binomial that, paradoxically, has united both political realism and the cosmopolitan tradition. Rather than trying to eliminate state sovereignty, according to Bull, the cooperative and solidarity-based dynamics of international society must be strengthened. This orientation is all the more necessary at a time when the state paradigm has experienced exceptional proliferation. Writing in the aftermath of decolonization, Bull stressed how precisely the notion of sovereignty has been an important instrument for safeguarding the plurality of cultures and the polytheism of values

Por un orden anárquico. La crítica de Hedley Bull al cosmopolitismo / Filippo Ruschi. - In: ARAUCARIA. - ISSN 2340-2199. - ELETTRONICO. - 26:(2024), pp. 455-487.

Por un orden anárquico. La crítica de Hedley Bull al cosmopolitismo

Filippo Ruschi
2024

Abstract

Nel ricostruire la genesi del dibattito sulla globalizzazione, va accordato un ruolo di primattore al politologo australiano Hedley Bull. La sua analisi del ruolo dello Stato nella società internazionale, basata su di un sofisticato strumentario epistemologico aperto alla interdisciplinarietà, ha avuto il merito di mettere in discussione quel binomio tra sovranità/conflitto: un binomio che, paradossalmente, ha accomunato tanto il realismo politico quanto la tradizione cosmopolita. Piuttosto che sforzarsi di rimuovere la sovranità statale, secondo Bull, occorre valorizzare le dinamiche cooperative e solidaristiche della società internazionale. Questo indirizzo è tanto più necessario nel momento in cui il paradigma statuale ha conosciuto una eccezionale proliferazione. Scrivendo all’indomani della decolonizzazione, Bull ha sottolineato come proprio la nozione di sovranità abbia rappresentato un importante strumento per salvaguardare la pluralità della culture e il politeismo dei valori. In the reconstruction of the genesis of the debate on globalization, an outstanding role must be given to the Australian political scientist Hedley Bull. His analysis of the role of the state in international society, based on sophisticated epistemological tools open to interdisciplinarity, has had the merit of questioning the sovereignty/conflict binomial: a binomial that, paradoxically, has united both political realism and the cosmopolitan tradition. Rather than trying to eliminate state sovereignty, according to Bull, the cooperative and solidarity-based dynamics of international society must be strengthened. This orientation is all the more necessary at a time when the state paradigm has experienced exceptional proliferation. Writing in the aftermath of decolonization, Bull stressed how precisely the notion of sovereignty has been an important instrument for safeguarding the plurality of cultures and the polytheism of values
2024
26
455
487
Goal 16: Peace, justice and strong institutions
Filippo Ruschi
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