Il ricorso al giudice amministrativo tra l’irrilevanza della forma dell’atto introduttivo e la difesa di un modello processuale

Lo scritto analizza l'evoluzione del giudizio amministrativo da 'processo sull'atto' a 'processo sul rapporto' (o sulla situazione giuridica soggettiva) nella prospettiva della forma dell’atto introduttivo, muovendo dalla constatazione che il cedimento del monopolio dell’azione di annullamento non ha portato con sé, come per certi versi poteva attendersi, l’abbandono della sua tradizionale veste formale e l’adesione al modello della citazione. In particolare, dopo avere sinteticamente analizzato le ragioni che determinarono la scelta del ricorso per l’introduzione del processo davanti alla quarta sezione, lo scritto esamina il funzionamento degli istituti della litispendenza, della contumacia e della condanna alle spese nel processo amministrativo, mostrando come la loro lettura da parte di giurisprudenza e dottrina sia, almeno in parte, suggestionata dall’idea del giudizio a senso unico, nel quale il ricorrente si rivolge all’autorità giudiziaria per denunciare l’invalidità di un provvedimento, di cui quest’ultima deve limitarsi ad accertare l’esistenza dei (soli) vizi lamentati nel ricorso, a prescindere dalla prospettazione dell’amministrazione intimata.