Nel romanzo di Manzoni l’impiego di proverbi ed espressioni proverbiali è funzionale alla promozione della lingua dell’uso vivo, come dimostrano particolarmente i vocabolari postillati dall’Autore (la Crusca veronese, il Cherubini, il Mésangère) e il materiale raccolto, in un primo momento, per la revisione del romanzo e, successivamente, per il progetto di redazione di un vocabolario dell’uso fiorentino e per la revisione della seconda edizione del Cherubini. A partire dall’esame di due proverbi introdotti nel Fermo e Lucia e confermati nella Quarantana, "ambasciator non porta pena" (cap. V) e "vox populi vox Dei" (cap. XXXVIII), e dalle modifiche linguistiche intervenute su di essi, il presente contributo si propone di rilevare la tendenza correttoria di Manzoni nella direzione del fiorentino dell’uso vivo e, al contempo, di esaminare il ruolo che le forme della tradizione popolare, sub specie di proverbio, rivestono nel sistema ideologico dell’Autore.

Proverbi e tradizione popolare nei capitoli V e XXXVIII dei Promessi sposi / Irene Rumine. - In: STUDI LINGUISTICI ITALIANI. - ISSN 0394-3569. - STAMPA. - XLVIII, 1:(2022), pp. 84-103.

Proverbi e tradizione popolare nei capitoli V e XXXVIII dei Promessi sposi

Irene Rumine
2022

Abstract

Nel romanzo di Manzoni l’impiego di proverbi ed espressioni proverbiali è funzionale alla promozione della lingua dell’uso vivo, come dimostrano particolarmente i vocabolari postillati dall’Autore (la Crusca veronese, il Cherubini, il Mésangère) e il materiale raccolto, in un primo momento, per la revisione del romanzo e, successivamente, per il progetto di redazione di un vocabolario dell’uso fiorentino e per la revisione della seconda edizione del Cherubini. A partire dall’esame di due proverbi introdotti nel Fermo e Lucia e confermati nella Quarantana, "ambasciator non porta pena" (cap. V) e "vox populi vox Dei" (cap. XXXVIII), e dalle modifiche linguistiche intervenute su di essi, il presente contributo si propone di rilevare la tendenza correttoria di Manzoni nella direzione del fiorentino dell’uso vivo e, al contempo, di esaminare il ruolo che le forme della tradizione popolare, sub specie di proverbio, rivestono nel sistema ideologico dell’Autore.
2022
XLVIII, 1
84
103
Irene Rumine
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