La narrazione della città si compone di elementi tangibili (architetture, monumenti, arredi, materiali, colori), espressione delle trasformazioni apportate dall’uomo sull’ambiente, e di elementi intangibili (percezioni, rituali, funzioni), apparentemente più difficili da cogliere e tuttavia di primaria importanza nella definizione identitaria. A monte vi è una narrazione che precede e anticipa l’esperienza nello spazio. È la narrazione delle immagini, dei film, delle musiche, dei libri, che costruiscono l’immaginario di una città. Oggi le nuove tecnologie dell’iper-connessione e i dispositivi mobili personali stanno modificando radicalmente l’esperienza di interazione con lo spazio; l’integrazione tra una dimensione fisica e una digitale conduce alla nuova definizione di spazi ibridi che implica nuove pratiche di approccio alla dimensione urbana. La ricerca raccontata in questo testo verte sulle modalità attraverso le quali il design possa sviluppare una nuova narrazione dell’identità urbana. L’ipotesi è quella di incrociare i sistemi di dati (fisici e digitali) per rendere possibile una lettura personalizzata dello spazio nella sua dimensione ibrida. The narrative of the city is composed of tangible elements (architecture, monuments, furniture, materials, colors), expression of the transformations made by man on the environment, and intangible elements (perceptions, rituals, functions) apparently more difficult to grasp nut of primary importance in the definition of identity. Upstream there is a narrative that precedes and anticipates the experience in the space. It is the narration of images, of films, of music, of books, that build the imaginary of a city. Today new hyper-connection technologies and personal mobile devices are radically changing the experience of interaction with space; the integration between a physical and a digital dimension leads to the new definition of hybrid spaces that implies new approaches to the urban dimension. The research told in this text focuses on how design can develop a new narrative of urban identity. The hypothesis is to cross the data systems (physical and digital) to make possible a personalized reading of the space in its hybrid dimension.

L’identità svelata. Il design narrativo e lo spazio urbano / Stefano Follesa. - ELETTRONICO. - (2023), pp. 257-265. (Intervento presentato al convegno Design Intorno tenutosi a Alghero nel Luglio 2022).

L’identità svelata. Il design narrativo e lo spazio urbano

Stefano Follesa
2023

Abstract

La narrazione della città si compone di elementi tangibili (architetture, monumenti, arredi, materiali, colori), espressione delle trasformazioni apportate dall’uomo sull’ambiente, e di elementi intangibili (percezioni, rituali, funzioni), apparentemente più difficili da cogliere e tuttavia di primaria importanza nella definizione identitaria. A monte vi è una narrazione che precede e anticipa l’esperienza nello spazio. È la narrazione delle immagini, dei film, delle musiche, dei libri, che costruiscono l’immaginario di una città. Oggi le nuove tecnologie dell’iper-connessione e i dispositivi mobili personali stanno modificando radicalmente l’esperienza di interazione con lo spazio; l’integrazione tra una dimensione fisica e una digitale conduce alla nuova definizione di spazi ibridi che implica nuove pratiche di approccio alla dimensione urbana. La ricerca raccontata in questo testo verte sulle modalità attraverso le quali il design possa sviluppare una nuova narrazione dell’identità urbana. L’ipotesi è quella di incrociare i sistemi di dati (fisici e digitali) per rendere possibile una lettura personalizzata dello spazio nella sua dimensione ibrida. The narrative of the city is composed of tangible elements (architecture, monuments, furniture, materials, colors), expression of the transformations made by man on the environment, and intangible elements (perceptions, rituals, functions) apparently more difficult to grasp nut of primary importance in the definition of identity. Upstream there is a narrative that precedes and anticipates the experience in the space. It is the narration of images, of films, of music, of books, that build the imaginary of a city. Today new hyper-connection technologies and personal mobile devices are radically changing the experience of interaction with space; the integration between a physical and a digital dimension leads to the new definition of hybrid spaces that implies new approaches to the urban dimension. The research told in this text focuses on how design can develop a new narrative of urban identity. The hypothesis is to cross the data systems (physical and digital) to make possible a personalized reading of the space in its hybrid dimension.
2023
Design Intorno Atti della Conferenza annuale della Società Italiana di Design
Design Intorno
Alghero
Luglio 2022
Stefano Follesa
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