l presente contributo intende focalizzarsi sulla pratica ecocritica e, nello specifico, su come lo studio ‘eco- centrato’ dell’opera letteraria possa rivelarsi utile ai fini di un’alfabetizzazione ambientale, recuperando in tal senso l’anima militante dell’ambientalismo letterario. In sede iniziale, cercheremo di tracciare le funzioni primarie dell’ecocritica e le definizioni della disciplina maturate in ambito statunitense (Meeker, Rueckert, Glotfelty), per poi passare in rassegna la ricezione italiana (Iovino, Re) e, in ultima battuta, la funzione rivestita dall’ecologia letteraria all’interno dei corsi universitari.
Chi ha paura dell’ecocritica? La critica letteraria ambientale tra esperienza didattica e canoni extravaganti / diego salvadori. - In: OBLIO. - ISSN 2039-7917. - ELETTRONICO. - XIV:(2024), pp. 284-288.
Chi ha paura dell’ecocritica? La critica letteraria ambientale tra esperienza didattica e canoni extravaganti
diego salvadori
2024
Abstract
l presente contributo intende focalizzarsi sulla pratica ecocritica e, nello specifico, su come lo studio ‘eco- centrato’ dell’opera letteraria possa rivelarsi utile ai fini di un’alfabetizzazione ambientale, recuperando in tal senso l’anima militante dell’ambientalismo letterario. In sede iniziale, cercheremo di tracciare le funzioni primarie dell’ecocritica e le definizioni della disciplina maturate in ambito statunitense (Meeker, Rueckert, Glotfelty), per poi passare in rassegna la ricezione italiana (Iovino, Re) e, in ultima battuta, la funzione rivestita dall’ecologia letteraria all’interno dei corsi universitari.File | Dimensione | Formato | |
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