Nella nota viene indagato il funzionamento del criterio della ragione più liquida nel rapporto rito-merito, in special modo nell’ottica del giudizio d’impugnazione. Si tenta di dare soluzione alla questione relativa al se il giudice d’appello possa rilevare d’ufficio una questione di rito non esaminata dal giudice di primo grado, che ha deciso direttamente nel merito in ossequio al criterio della ragione più liquida, oppure se è necessario, per evitare la formazione di un giudicato interno su tale questione, che essa sia portata all'attenzione del giudice superiore per il tramite di un atto di impulso di parte.
Il criterio della ragione più liquida nel rapporto rito-merito: "giudicato implicito" e giudizio d'impugnazione / Edoardo Borselli. - In: IL GIUSTO PROCESSO CIVILE. - ISSN 1828-311X. - STAMPA. - 2/2021:(2021), pp. 447-461.
Il criterio della ragione più liquida nel rapporto rito-merito: "giudicato implicito" e giudizio d'impugnazione
Edoardo Borselli
2021
Abstract
Nella nota viene indagato il funzionamento del criterio della ragione più liquida nel rapporto rito-merito, in special modo nell’ottica del giudizio d’impugnazione. Si tenta di dare soluzione alla questione relativa al se il giudice d’appello possa rilevare d’ufficio una questione di rito non esaminata dal giudice di primo grado, che ha deciso direttamente nel merito in ossequio al criterio della ragione più liquida, oppure se è necessario, per evitare la formazione di un giudicato interno su tale questione, che essa sia portata all'attenzione del giudice superiore per il tramite di un atto di impulso di parte.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.